Il rendimento del BTp a 10 anni ha superato il 4%, segnando i massimi da sei mesi, in una giornata caratterizzata da una generale debolezza per i titoli governativi dell’Eurozona. L’aumento è scattato dopo le Elezioni Europee, che hanno evidenziato un risultato negativo per i partiti di governo in Francia e Germania.
I rendimenti dei Titoli di Stato riflettono dunque il risultato elettorale e sono legati a doppio nodo anche alle politiche monetarie per la riduzione dell’inflazione.
Vediamo l’andamento dei BTp e le stime future.
Andamento dei rendimenti dei Titoli di Stato
Le vendite di obbligazioni, con il conseguente rialzo dei rendimenti, erano già iniziate la settimana precedente, in risposta alle stime della BCE sull’inflazione nell’Eurozona e ai dati statunitensi sul mercato del lavoro. La risalita dei rendimenti è legata in parte anche all’andamento del Treasury americano, che ha raggiunto il 4,45%.
L’impatto del voto europeo
Il decennale benchmark italiano segna un rendimento del 4,06%, una soglia non raggiunta da dicembre, con uno spread di 139 punti base (raggiungendo un massimo di 140,5 durante la mattinata e chiudendo a 134 punti venerdì scorso). Gli OAT francesi a 10 anni hanno invece toccato il 3,20%, il massimo da novembre scorso, con la Borsa di Parigi che ha registrato una perdita dell’1,7%, principalmente a causa delle vendite sulle banche.
Quale sitazione politica riflettono questi numeri: una buona stabilità politica in OItalia ma un’Europa meno unita, con effetti a catena anche sul fronte economico.
Il mercato rivolge dunque lo sguardo all’esito delle elezioni anticipate francesi di fine mese e alla reazione tedesca all’esito del voto in vista delle elezioni nei lander dell’est.
L’impatto delle politiche BCE
Un altro elemento da considerare è la riduzione degli investimenti del piano pandemico PEPP da parte della BCE, prevista per luglio. La nuova mossa di politica monetaria potrebbe avere un impatto significativo sui rendimenti dei Titoli di Stato nell’Eurozona.
Prospettive future
In un contesto di incertezza, in ultima analisi, è difficile prevedere chi sarà il timoniere dell’Europa. Con l’aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato che evidenziano le tensioni politiche ed economiche all’interno dell’Eurozona.
La stabilità politica in Italia è un fattore positivo, ma le divisioni in Europa rappresentano una sfida significativa. E la BCE dovrà gestire attentamente la riduzione del PEPP per evitare ulteriori turbolenze sui mercati finanziari.