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ISEE da rifare per escludere BOT e titoli di Stato

di Teresa Barone

3 Giugno 2024 08:55

Decreto di riforma ISEE con esclusione BOT e Buoni Postali: ok dal Garante Privacy, dopo l'entrata in vigore e il recepimento INPS servirà una nuova DSU.

Per escludere dal calcolo dell’ISEE eventuali BOT e titoli di Stato sarà necessario presentare una nuova DSU. Il Garante per la Privacy, infatti, ha infatti approvato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo alla revisione del calcolo ISEE:

Si tratta di prodotti finanziari caratterizzati da un obbligo di rimborso con garanzia statale fino a 50mila euro.

La Legge di Bilancio 2024 aveva escluso il valore delle rendite degli investimenti effettuati dalle famiglie in titoli con garanzia di Stato come i BOT e Buoni Fruttiferi Postali, ma ancora mancava questo fondamentale passaggio per rendere operativa l’agevolazione: il decreto di riforma dell’Indicatore, senza il quale gli attuali ISEE continuano a conteggiare nel patrimonio anche questi titoli. L’INPS continua infatti a rilasciare ISEE che applicano le consuete regole in mancanza di un decreto di attuazione del nuovo metodo di calcolo.

Esclusione dei Titoli di Stato dall’ISEE

La Manovra 2024 ha introdotto l’esclusione dei titoli di Stato e dei buoni fruttiferi postali fino a un valore di 50.000 euro dal calcolo dell’ISEE ma l’implementazione della norma è subordinata all’approvazione delle modifiche regolamentari necessarie. In attesa dell’approvazione del nuovo Regolamento ISEE, ad oggi rimane ancora l’obbligo di includere tutti i rapporti finanziari nella DSU per il calcolo dell’ISEE.

Secondo le disposizioni attuali, infatti, tutti i rapporti finanziari detenuti dalle famiglie al 31 dicembre 2022 devono essere inclusi nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) presentata da gennaio 2024. L’INPS ha chiarito che, fino a quando non verrà approvata la revisione del regolamento, la normativa vigente rimane inalterata, obbligando i contribuenti a dichiarare anche i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio​.

Il parere del Garante Privacy sulla Riforma ISEE

Il Garante Privacy, il 9 maggio scorso, ha espresso parere positivo sullo schema di CPCM attuativo della misura, recante “Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159 recante Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”.

Il Garante ha evidenziato però l’importanza di tutelare adeguatamente i dati personali dei cittadini coinvolti. Le garanzie richieste includono la trasparenza nel trattamento dei dati e la protezione contro eventuali abusi.

Il decreto attuativo della misura prevista nella legge di Bilancio, come detto, prevede dal 1° gennaio 2024 l’esclusione dei titoli di Stato e dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio garantiti dallo Stato, come i buoni fruttiferi postali, dal calcolo dell’ISEE.

Tuttavia, l’applicabilità della norma è subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento sulla disciplina dell’ISEE, che deve ancora essere formalizzata. Di fatto, a giugno 2024 ancora non è possibile fruirne.

Impatto sugli attuali ISEE 2024

Questa modifica, una volta attuata, potrà finalmente alleggerire l’ISEE di molte famiglie, rendendole idonee a una maggiore rosa di benefici e agevolazioni che dipendono da tale indicatore. Tuttavia, fino alla formalizzazione del nuovo regolamento, è necessario continuare a dichiarare i titoli di Stato come parte del patrimonio mobiliare.

Dopo il parere positivo del Garante, dunque, si avvicina l’entrata in vigore della tanto attesa misura: i titoli di Stato fuori ISEE, fino a 50mila euro di valore. Il prossimo step è infatti la pubblicazione del provvedimento affinché possa divenire applicabile la misura.

L’ultimo passaggio necessario, in realtà, sarà il recepimento da parte dell’INPS dell’agevolazione. Solo a quel punto, per i contribuenti che detengono i titoli coperti da garanzia di Stato, sarà necessario richiedere un nuovo ISEE con l’esclusione dei prodotti dal calcolo, operazione non automatica e pertanto fruibile previa nuova presentazione della DSU anche per chi ha già provveduto in precedenza.