È attesa per il 6 giugno la decisione della BCE di tagliare i tassi di interesse sul costo del denaro, con effetti positivi sugli interessi applicati ai mutui variabili ma anche ai prestiti, con un calo significativo a lungo atteso dopo una stagione di stretta monetaria caratterizzata da rialzi consecutivi per contenere l’inflazione, che pare oggi finalmente quasi domata.
Secondo la FABI (Federazion Autonoma Bancari Italiani), in attesa del primo taglio dei tassi di interesse anche le banche stanno progressivamente migliorando le condizioni su prestiti e mutui alle famiglie, anticipando le decisioni della BCE.
Nuovo trend BCE: il costo dei mutui è già in calo
Se le rate dei vecchi mutui a tasso fisso erogati fino alla fine del 2021 o inizio 2022 restano intatte fino al termine del piano di rimborso, quelle dei vecchi mutui a tasso variabile (cresciute fino al 78%), alla luce della decisione della BCE, potranno iniziare a calare.
Già a partire dagli ultimi mesi, in realtà, le banche hanno iniziato a tagliare i tassi praticati alle famiglie.
Come sempre, le banche anticipano le decisioni di politica monetaria: lo fanno quando il tasso base sale, stesso discorso quando una riduzione è prossima.
Lo ha ricordato il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni.
Interessi sui mutui casa verso il 2% entro 24 mesi
Di fatto, la media dei tassi di interesse è già sensibilmente calata rispetto a fine 2023 e questo comporta importanti vantaggi per tutte quelle persone che vogliono comprare casa.
Di certo non sono da attendersi miracoli: non saranno più attivati tassi azzerati come in passato.
Tuttavia, con la riduzione del costo del denaro che ci sarà nei prossimi 18-24 mesi, secondo la FABI si potrebbe arrivare a un tasso attorno al 2%, un livello sostanzialmente ottimale a cui sarà necessario abituarsi per il futuro.