Quando e come dichiarare il conto corrente estero

di Teresa Barone

21 Maggio 2024 10:26

Il conto corrente estero deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi dai detentori e dai beneficiari effettivi: ecco i limiti di riferimento.

Per chi sceglie di aprire un conto corrente estero è importante conoscere gli obblighi e le scadenze da rispettare, nell’ambito del monitoraggio fiscale di tutte le attività finanziarie e patrimoniali detenute fuori dai confini nazionali.

Il conto corrente estero, infatti, deve essere dichiarato e dunque inserito in modo opportuno all’interno della dichiarazione dei redditi, al fine di evitare sanzioni amministrative anche pesanti.

In alcuni casi è previsto anche il pagamento dell’imposta patrimoniale IVAFE (imposta patrimoniale sulle attività finanziarie detenute all’estero). Vediamo quando.

Quando e come dichiarare il conto estero

L’obbligo di monitoraggio fiscale delle attività finanziarie estere sussiste per le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici fiscalmente residenti in Italia.

Questo rende necessaria la compilazione del quadro RW del Modello Redditi (PF, ENC e SP) o del quadro W del 730/2024, riportando il valore degli investimenti esteri e delle attività finanziarie che sono suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia.

L’obbligo di compilazione è previsto anche in caso di detenzione di un conto estero.

La normativa di riferimento, inoltre, prevede che la compilazione del quadro RW o W per il conto estero debba essere effettuata anche dai beneficiari effettivi, vale a dire coloro che hanno disponibilità del conto pur non detenendolo direttamente (come nel caso di conto intestato a una fondazione o a un trust).

Limiti dichiarazione conto estero e IVAFE

L’obbligo prevede tuttavia dei limiti di riferimento:

  • il monitoraggio fiscale scatta se il valore massimo giornaliero nel periodo d’imposta supera i 15mila euro;
  • il versamento IVAFE scatta se la consistenza media del conto estero supera i 5mila euro.

Al di sotto di questi limiti il contribuente non è tenuto a dichiarare il conto corrente estero.

NB: i limiti devono essere verificati per tutti i conti esteri detenuti con lo stesso intermediario nel medesimo periodo di imposta.