Tra gli strumenti di pagamento più utilizzati, l’assegno bancario e quello circolare hanno tra loro caratteristiche specifiche, con differenze che riguardano non soltanto le modalità ma anche le tempistiche di incasso.
Se il primo espone a maggiori rischi di mancata copertura, il secondo prevede la disponibilità della somma indicata sempre garantita, anche perché la banca deve bloccare sul conto del mittente l’importo riportato sull’assegno.
L’assegno circolare, inoltre, deve sempre riportare la dicitura “pagabile a vista” in modo da consentire al beneficiario di presentare il titolo presso la banca emittente e ottenere la conversione immediata in denaro contante.
Tempi di incasso di un assegno
Le banche prevedono un tempo massimo per la messa in disponibilità degli importi, rispettivamente 5 giorni lavorativi per l’assegno bancario e 4 giorni per quello circolare.
I tempi di incasso, infine, cambiano in base al luogo di emissione dell’assegno:
- 8 giorni per gli assegni su piazza (se il luogo di emissione coincide con il luogo di incasso);
- 15 giorni per gli assegni fuori piazza (se, invece, il luogo di emissione non coincide con quello di incasso);
- 30 giorni per il regresso alla girata.
L’assegno circolare, infine, si prescrive in 3 anni dalla data di emissione.
Tempi di accredito di un assegno
Per quanto riguarda il tempo che intercorre tra l’addebito di un assegno e la data di accredito sul conto corrente del beneficiario (vale a dire la data di valuta), in caso di assegno bancario sono previsti tre giorni lavorativi mentre per l’assegno circolare si riducono a uno.