Ammonta a oltre 4mila euro la spesa aggiuntiva subita dalle famiglie italiane nell’ultimo biennio, determinata dal boom dell’inflazione registrato in questo lasso temporale, con costi di decine di prodotti rincarati anche a tre cifre.
I prezzi al consumo stanno riducendo gradualmente la loro impennata, ma a gennaio 2024 l’Istat ha nuovamente rilevato un aumento rispetto al mese precedente, lasciando presagire un 2024 di incertezza economica.
Le previsioni future non sono comunque del tutto negative: l’inflazione dovrebbe rallentare nel corso dell’anno, facendo registrare una crescita media inferiore al 2% in linea con i livelli attesi nel resto dell’Europa.
Ma vediamo quali impatto ha avuto finora e quali prezzi sono rimasti alle stelle.
La classifica dei prodotti rincarati
Di seguito l’elenco delle prime 50 sottoclassi di prodotto (su un totale di 217 voci considerate) che nel biennio 2022-2023 hanno registrato il più elevato incremento dei prezzi.
Due anni di inflazione alle stelle
Secondo l’analisi condotta dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, il rincaro medio finora sperimentato dalle famiglie è stato finora pari al 14,2% per ciascun nucleo, facendo lievitare la spesa annuale dai 21.873 euro del 2021 fino ai 25.913 euro del 2023.
La stangata ha generato un aumento mensile pari in media a 337 euro, coinvolgendo diverse voci di spesa, dai biglietti aerei dei voli internazionali (+106,1%) e nazionali (+65,4%) alle bollette dell’energia elettrica (+93,1%) e del gas (+62,5%), fino ai prodotti alimentari.
A fare le spese dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi sono state soprattutto famiglie disagiate ma anche le piccole attività commerciali. Contrariamente alla grande distribuzione, infatti, le botteghe artigiane e i negozi di vicinato hanno spesso chiuso i battenti.