Giovedì 14 settembre, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) si riunirà per decidere le future mosse di politica monetaria. Il dibattito si concentra sull’ipotesi di un nuovo aumento dei tassi d’interesse, scelta che si tradurrebbe nel decimo rialzo consecutivo. L’alternativa è quella di optare per una pausa, seguendo la strategia adottata dalla Federal Reserve (FED) nei mesi passati.
Il mercato rimane diviso su questo punto, come sottolineato da Bloomberg, che evidenzia incertezza nel board sulle decisioni da prendere.
Rialzo tassi: decisione in base all’inflazione
Nella prossima riunione, la BCE presenterà anche le sue previsioni sull’andamento dell’inflazione. A giugno, l’la Banca Centrale stimava un’inflazione media del 3% per il 2024 e del 2,2% per il 2025. Un aumento rispetto a queste proiezioni potrebbe suggerire ulteriori rialzi dei tassi di interesse.
Considerando un’inflazione ancora persistentemente alta, è pertanto possibile prevedere un leggero aumento nei valori previsti e un ulteriore rialzo dei tassi.
Incertezza nel board BCE
I membri del Comitato Esecutivo della BCE hanno evitato di dare indicazioni chiare sulla decisione di settembre sui tassi.
Isabel Schnabel, rappresentante tedesca nel board, ha però evidenziato che la crescita economica è stata più debole del previsto, mentre l’inflazione rimane alta. Con un valore del 5,3%, l’inflazione di fondo e quella complessiva sono ben al di sopra dell’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale, favorendo un altro rialzo dei tassi.
Tuttavia, è previsto che il tasso d’inflazione scenda significativamente a circa il 3,5% nei prossimi mesi a causa degli effetti base. Da qui il margine d’incertezza sulla decisione finale.
In linea di massima, però, la debole crescita economica e l’alta inflazione in Europa rendono plausibile un ulteriore aumento dei tassi da parte della BCE.
L’inflazione 2023 è attesa al 5,6% nell’Eurozona e al 2,9% nel 2024. In Italia al 5,9% per l’anno in corso e al 2,9% per il prossimo.
La Commissione europea ha tra l’altro ridotto le stime sulla crescita del PIL nell’Eurozona a +0,8% nel 2023 e +1,3% nel 2024. In Italia è previsto un PIL 2023 in crescita dello 0,9% (da +1,2% delle precedenti stime di primavera) e +0,8% nel 2024 (da +1,1%).