L’Italia, negli ultimi anni, è stata spesso colpita da calamità naturali ed eventi climatici straordinari che hanno provocato ingenti danni all’agricoltura, mettendo in ginocchio imprenditori e produttori.
Nonostante questo, le aziende agricole sembrano poco propense ad attivare polizze assicurative per proteggersi dai danni ambientali.
Assicurazioni contro i danni ambientali
Ad assicurarsi sono prevalentemente le grandi aziende con attività di esportazione già consolidate.
Secondo l’IVASS, che prende in esame fonti ISMEA, nel 2021 era assicurato meno di un quarto del valore della produzione agricola, coprendo il 10% delle superfici coltivate sul territorio.
Le imprese agricole hanno l’opportunità di attivare polizze parametriche o indicizzate che offrono l’opportunità di coprire da rischi generalmente non assicurabili.
Polizze parametriche in Agricoltura
Alla base della copertura delle polizze parametriche (Parametric Insurance) vi è il calcolo dello scostamento positivo o negativo rispetto a un indice biologico e/o meteorologico.
Secondo la definizione IVASS:
Le polizze parametriche sono contratti di assicurazione in cui l’erogazione dell’indennizzo è correlata al verificarsi di un indice predeterminato (benchmark di riferimento), il cui andamento è costantemente registrato e monitorato da “soggetti terzi” rispetto alla compagnia o all’assicurato per garantire l’indipendenza.
Sono dunque polizze flessibili e personalizzabili, create per andare incontro alle specifiche esigenze della singola azienda e attivabili anche in aggiunta a quelle tradizionali, in modo da coprire la perdita di produzione in caso di andamenti climatici avversi.