Come da previsioni, nella riunione del 27 luglio la BCE ha alzato i tassi di interesse di altri 25 punti base e per il futuro «saranno fissati a livelli sufficientemente restrittivi per il tempo necessario».
Il tasso di riferimento sale al 4,25%, quello sui depositi al 3,75% e quello per le operazioni di rifinanziamento marginale al 4,50%, con effetto dal 2 agosto 2023.
Aumento tasso BCE al 4,25%
Per la Banca Centrale Europea si tratta di un record rispetto ai massimi di ottobre 2008 e, secondo gli analisti, non si procederà ai primi graduali tagli dei tassi prima dell’estate 2024.
Gli andamenti osservati dopo l’ultima riunione confermano l’aspettativa che l’inflazione si ridurrà ulteriormente nel resto dell’anno, ma si manterrà su un livello superiore all’obiettivo per un prolungato periodo di tempo.
Effetti su Euribor e mutui variabili
Con il nuovo rincaro del costo del denaro è destinata a lievitare ulteriormente la rata dei mutui variabili, esacerbando l’escalation dal caro-rata ai danni delle famiglie, che in 18 mesi hanno subito un esborso complessivo pari a quasi 300 euro, con un TAN sicuramente ancora in crescita fino ad almeno i primi mesi del 2024.
In realtà decisione della BCE era già prevista e dunque incamerata dai mercati, con l’Euribor a un mese passato dal 3,21% del primo di giugno al 3,47% del 24 luglio e l’Euribor 3 mesi dal 3,46% al 3,71%.
Vediamo nel dettaglio cosa prevedono gli analisti ed i calcoli sugli aumenti immediati.
Di quanto aumenta la rata del mutuo variabile da agosto
Secondo le simulazioni di Facile.it, un rialzo di 25 punti base genera un aumento del 63% rispetto alla rata media pagata prima della stretta monetaria dovuta all’inflazione, portandola anche fino a 742 euro.
Prendendo ad esempio un finanziamento a tasso variabile da 126mila euro con piano di restituzione in 25 anni, rispetto a gennaio 2022 (TAN a 0,67% e rata di 456 euro), un nuovo rialzo dello 0,25% comporta un rincaro pari a 286 euro (TAN 4,80% e rata di 742 euro).
Non stupisce che a luglio 2023 il tasso fisso sia arrivato ad assorbire il 97% delle domande di mutuo in Italia, tra nuove stipule e surroghe.
Quanto sale la rata fino a dicembre
Stando alle previsioni dei Futures sugli Euribor, la situazione potrebbe inasprirsi ulteriormente a dicembre 2023:
Se l’Euribor a 3 mesi raggiungesse il suo picco a dicembre 2023 arrivando al 3,96%, ciò porterebbe il tasso del mutuo medio preso in esame a superare il 5,20%, con una rata di circa 752 euro, ovvero oltre 295 euro in più rispetto a quella di gennaio 2022.
A partire dall’inizio del 2024, tuttavia, si dovrebbe finalmente assistere a un inversione del trend, tanto che il tasso del mutuo medio dovrebbe scendere al 5%.
Non sempre il tasso Euribor segue di pari passo quello BCE, negli ultimi giorni l’indice sta rallentando e questo potrebbe significare una frenata ai rilazi della rata anche prima di fine anno.