La certezza è che giovedì 27 luglio la BCE alzerà i tassi di altri 25 punti base (con tutte le conseguenze del caso sul costo del denaro e dunque sull’accesso al credito delle imprese e i mutui delle famiglie). Sulle future mosse, invece, prevale la prudenza anche da parte degli esperti, nell’attesa di conoscere le decisioni del board di Francoforte in vista della prossima riunione del 14 settembre.
La conferenza stampa con cui la presidente, Christine Lagarde, presenterà la prossima decisione di politica monetaria potrebbe svelare qualche carta ma non è detto: sono mesi che la Banca Centrale Europea dichiara di voler seguire una linea data driven. E al momento i dati non sono lineari.
Rialzo tassi FED e BCE
La due giorni delle banche centrali vede la FED (la Federal Reserve, ossia la banca centrale USA) riunirsi mercoledì 26 luglio e la Bce giovedì 27. In entrambi i casi, le attese per i tassi sono in aumento di un quarto di punto. Secondo l’ex banchiere centrale americano Ben Bernanke oltreoceano questo potrebbe essere l’ultimo rialzo (e sono diverse le analisi che puntano su questa linea).
E inizia a farsi strada l’ipotesi che lo stesso potrebbe accadere anche a Francoforte.
Verso un possibile allentamento da settembre
Le previsioni sono difficili in assenza di indicazioni chiare dai dati macroeconomici. Un elemento importante è arrivato da Klaas Knot, governatore della Banca d’Olanda e membro del board di Francoforte, che nei giorni scorsi ha definito un rialzo dei tassi BCE a settembre «al massimo una possibilità», «in nessun modo una certezza».
Prudenti anche gli esperti. Gli economisti di Barclays ritengono che nel meeting di luglio Lagarde «si asterrà dall’assumere qualsiasi impegno sulle future decisioni sui tassi». Ulrike Kastens, Economist Europe di DWS, è sulla stessa linea: la «presidente della BCE Christine Lagarde probabilmente non darà una risposta chiara» sulle future mosse di politica monetaria, in attesa dei dati macro (inflazione in primis) di lulgio e agosto.
In ogni caso, il primo vero segnale concreto arriverà dalle parole di Lagarde giovedì. Attualmente, lo ricordiamo, dopo l’ultimo rialzo di giugno (25 punti base), il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale è al 4,00%, i tassi sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito sono rispettivamente al 4,25% e al 3,5%.