L’emissione dei BOT a 12 mesi annunciata nei giorni scorsi dal Ministero dell’Economia ha messo sul piatto circa 8 miliardi di euro, con una domanda pari a 10,61 miliardi.
Il rendimento del BOT a 12 mesi è fissato al 3,95%, con un prezzo di aggiudicazione è stato di 99,162 centesimi, mostrando dunque un aumento rispetto al 3,637% del BOT a 12 mesi in asta a giugno.
Il balzo è ancora più evidente se si guardano ai titoli collocati nei mei scorsi, ad esempio rispetto al BOT a 12 mesi in asta a maggio (3,5) e aprile (3,4%). E soprattutto appare costante.
BOT 12 mesi: il rendimento cresce ad ogni asta
È proprio l’ottimo rendimento, che ha raggiunto i massimi livelli da giugno 2012, a rivelarsi molto attrattivo per chi cerca strumenti di investimento a breve-medio termine per far fruttare i propri risparmi.
L’opportunità di questi Titoli di Stato, infatti, è quella di impiegare la liquidità contando su tassi in grado di coprire l’inflazione per circa un anno.
Il BOT a 12 mesi ha una durata di 364 giorni e ogni investitore ha avuto la possibilità di presentare un massimo di 5 richieste di acquisto, partendo da un importo minimo di mille euro e fino a un massimo di un milione di euro.
La prossima asta è fissata al 26 luglio. Possono parteciparvi solo gli operatori specializzati, mentre i risparmiatori possono comprarli dalla banca prenotandoli o aspettando la loro quotazione sul mercato secondario.
Considerato il trend sul rialzo dei tassi da parte della BCE – previsto a fine luglio e con un possibile stop a settembre – che dovrebbe influire sui rendimenti dei titoli di Stato, sembra dunque giunto ora il momento di investire per cogliere i massimi rendimenti.