Come da copione, la BCE ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base e la stretta monetaria non sembra essere ancora finita, lasciando prevedere un nuovo aumento anche a luglio:
Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finché necessario.
Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati per determinare livello e durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse seguiteranno a essere basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione considerati i dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.
Tassi di interesse BCE: giugno 2023
Il Consiglio direttivo della BCE, nella seduta del 15 giugno 2023, ha deciso di alzare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento: sulle operazioni di rifinanziamento principali al 4,%, sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 4,25% e sui depositi presso la banca centrale al 3,5%, con effetto dal 21 giugno 2023.
Aumento tassi BCE: sale anche la rata
Inutile dire che il nuovo rialzo del costo del denaro di 25 punti base da parte della BCE porterà ad un ennesimo aumento della rata dei mutui a tasso variabile, tanto da generare un rincaro pari a quasi 275 euro rispetto all’inizio dello scorso anno.
Secondo le stime di Facile.it (anche tenendo conto che il picco dell’Euribor potrebbe essere raggiunto a settembre), prendendo in considerazione un finanziamento a tasso variabile da 126mila euro con piano di restituzione in 25 anni, sottoscritto a gennaio 2022, la rata mensile di partenza pari a 456 euro arriverà fino a 713 euro a giugno 2023, mentre con un ulteriore rialzo dello 0,25% si dovrebbe arrivare a 731 euro, il 60% in più rispetto a quello iniziale.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Guardando al futuro e analizzando i Futures sugli Euribor di giugno 2023, si evince che gli aumenti potrebbero proseguire ancora, tanto che a settembre 2023 l’indice dovrebbe raggiungerebbe il 3,84%. In questo modo, la rata del mutuo preso ad esempio salirebbe fino a circa 743 euro, in pratica oltre 285 euro in più rispetto a quella di gennaio 2022.
Dopo settembre, invece, dovrebbe finalmente verificarsi un’inversione di tendenza e i tassi potrebbero iniziare a calare: le quotazioni di giugno 2024, infatti, stimano l’Euribor a 3 mesi intorno al 3,42%.