A causa dell’inflazione crescente e della perdita del potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni, le cambiali stanno tornando in auge, utilizzate principalmente nel settore del recupero crediti.
Un modo, per imprese e famiglie, per tenere a bada fornitori e creditori, dilazionando il saldo dei debiti contratti.
Tipi di cambiali e funzionamento
Le cambiali sono titoli di credito all’ordine definiti dall’art. 1 r.d. 1669/33 (Legge cambiaria) che possono assumere due forme differenti: cambiale tratta e cambiale pagherò.
- La cambiale tratta contiene l’ordine rivolto da una persona (traente) a un’altra (trattario) di pagare a una terza (beneficiario) una determinata somma. Il trattario diventa il principale obbligato e deve eseguire il pagamento secondo le modalità fissate nel documento cambiario dopo aver accettato la cambiale sottoscrivendo il titolo con la formula “accettato” o “visto”. Se non paga, il traente sarà tenuto a rispondere della cambiale emessa.
- Il pagherò (vaglia cambiario) comporta un impegno scritto ad effettuare il pagamento della somma indicata nel titolo, da parte dell’emittente (debitore) al beneficiario (creditore). Chi contrae il debito posticipa un pagamento ed il beneficiario può anche cedere il relativo credito a terzi (tramite girata), ma sarà l’emittente originario a pagare.
Funzioni e vantaggi delle cambiali
La cambiale permette a chi acquista un bene, ma non dispone di denaro a sufficienza, di regolare immediatamente la transazione differendone il tempo e il pagamento.
Essendo un titolo esecutivo, conferisce al beneficiario una maggiore tutela giuridica in caso di mancato pagamento, permettendogli di agire in giudizio e ottenere immediatamente il pignoramento dei beni del debitore.
Nella cambiale è prevista l’apposizione del bollo e, attraverso il meccanismo della girata, chi la riceve può trasferire il proprio credito a terzi.
La tecnica dello sconto bancario
Grazie allo sconto bancario, la cambiale può essere utilizzata per ottenere soldi liquidi dalla banca. In pratica, il possessore gira la cambiale ad un istituto di credito e ne riceve il pagamento della somma indicata nel titolo al netto di interessi, spese e commissioni bancarie. Anche le banche possono richiedere alla banca centrale il risconto della cambiale per ottenerne liquidità.
In caso di necessità, dunque, si può ricorrere anche al prestito con cambiali, finanziamento rimborsato attraverso cambiali da sottoscrivere e pagare entro una certa data.
Cosa succede se non si paga una cambiale
In caso di cambiali non pagate, scatta a seconda dei casi:
- il protesto (tramite atto del notaio, dell’ufficiale giudiziario o del segretario comunale), che certifica il mancato pagamento della cosiddetta levata di protesto (art. 51 della legge cambiaria);
- il pignoramento, che composta un’azione esecutiva di espropriazione forzata dei beni del debitore.
La cambiale perde valenza di titolo esecutivo dopo tre anni dalla scadenza, trascorsi i quali il beneficiario può agire tramite decreto ingiuntivo.