Il regime di separazione dei beni scelto da due coniugi non influisce sulla suddivisione dell’eredità in caso di morte di uno dei due. In altre parole, il coniuge superstite continua a mantenere il diritto a ottenere l’eredità anche in presenza di separazione dei beni.
In caso di decesso di uno dei due coniugi che hanno optato per la separazione dei beni, quindi, al coniuge in vita spetta sia la proprietà dei suoi beni sia una quota dell’eredità, che non dipende dal regime patrimoniale scelto.
Sebbene il regime patrimoniale coniugale non abbia effetti sui diritti ereditari, tuttavia, questo entra in gioco per stabilire quale parte del patrimonio rientra nella successione.
In presenza di comunione dei beni, è necessario ripartire i beni del coniuge defunto nell’asse ereditario tenendo conto del 50%, considerando che il restante 50% deve essere destinato al coniuge superstite.
In caso di separazione dei beni, invece, a essere preso in considerazione per la successione è l’intero patrimonio del defunto, che diventa quindi divisibile al 100% tra tutti gli eredi.