L’investimento immobiliare è percepita ancora la forma più sicura di tutela dei risparmi, tanto che nel 2022 i livelli di compravendita nel settore residenziale sono aumentati del 3,5% rispetto al 2021, sfiorando le 775 mila transazioni complessive.
Questi dati sono emersi dal report dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, documento che mostra anche come i valori di mercato siano stazionari salvo aumenti nei grandi centri urbani. A preoccupare, in particolare, è la scarsità dell’offerta di case sia da vendere che da affittare soprattutto nelle città universitarie e a forte vocazione turistica.
Le previsioni relative al mercato immobiliare sono ottimiste anche per il 2023, nonostante l’aumento dei tassi e l’inflazione, come sottolinea il Presidente del Centro Studi Fiaip Francesco La Commare:
Le prospettive per il 2023 rimangono positive principalmente in virtù di una ritrovata convenienza delle banche a concedere mutui unitamente all’ingente liquidità accumulata dalle famiglie italiane che stimoleranno l’investimento immobiliare non solo orientato all’acquisto della prima casa ma anche finalizzato alla redditività da locazione.
Il report Fiaip è accompagnato da un Focus sull’efficienza energetica nel settore immobiliare, realizzato da 10 anni in collaborazione con ENEA e I-Com. Dall’indagine emerge che il 70% degli immobili nuovi appartiene alle prime due classi energetiche (A e B).
Analizzando le risposte di un campione di 600 agenti immobiliari intervistati, inoltre, si può affermare come nell’acquisto di un immobile cresca la consapevolezza dell’importanza dell’efficienza energetica, anche grazie allo strumento del Superbonus che ha avuto un’influenza rilevante e positiva sull’andamento del mercato immobiliare.
Per gli italiani, inoltre, diventa sempre più importante possedere una casa più efficiente dal punto di vista antisismico, come dichiara Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale Fiaip:
Cresce il desiderio degli Italiani di possedere una casa più efficientata energeticamente e più consolidata sismicamente così come cresce la consapevolezza dell’importanza di acquistare un immobile meno energivoro confermando il graduale, seppur lento, processo di transizione immobiliare green agevolato in maniera decisiva dagli incentivi fiscali e dai rincari energetici.
Sempre secondo Baccarini, tuttavia, questo processo rischia di essere rallentato sia dalla repentina eliminazione dello sconto in fattura sia dall’attuale formulazione della Direttiva UE Case Green, destinata a generare effetti devastanti a causa della svalutazione di gran parte degli immobili.