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Conto Deposito: nel 2023 il risparmio è più conveniente

di Noemi Ricci

Pubblicato 3 Marzo 2023
Aggiornato 7 Ottobre 2023 07:50

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Conti Deposito 2023, in aumento la convenienza: tassi e rendimenti maggiori, meno vincoli, più flessibilità e tempistiche di liquidazione più rapide.

L’avanzata dell’inflazione sta spingendo i risparmiatori verso tipologie di investimento che offrono protezione dalla volatilità dei mercati, come i Conti Deposito, strumento amato anche dalle famiglie perché sicuro (fino a 100mila c’è la copertura del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi), semplice e con una discreta capacità di far fruttare la propria liquidità, soprattutto per investimenti di lunga durata (oltre 36 mesi).

I tassi di interesse in aumento stanno facendo crescere il guadagno netto dei Conti Deposito, con picchi di oltre il 300% rispetto al 2022 per investimenti di breve durata. Anche le condizioni di accesso sono migliorate e ora il Conto Deposito è più accessibile, perché l’importo minimo richiesto è più basso. Cresce inoltre il numero di conti non vincolati o con deposito svincolabile, rendendo questo strumento di risparmio più flessibile che mai.

Come sono cambiati i Conti Deposito nel 2023?

Tra il 2022 e l’inizio del 2023, la situazione economica e l’impennata dell’inflazione hanno generato diversi cambiamenti nel mercato bancario che hanno visto coinvolti anche i Conti Depositi. A fronte dell’aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione, che hanno generato maggiori costi per i conto correntisti, la Vigilanza di Bankitalia ha sollecitato gli istituti bancari italiani a garantire rendimenti maggiori sui depositi.

Tali indicazioni sono state recepite da molti istituti bancari, tanto che oggi i tassi di interesse dei Conto Deposito risultano in netta crescita rispetto al passato, offrendo nuove e più vantaggiose opportunità per i risparmiatori. In parallelo risulta in netto calo l’importo minimo richiesto, mentre cresce la quota di mercato di conti svincolabili o senza vincoli, pur garantendo buoni guadagni.

Quali Conti Depositi garantiscono il miglior rendimento?

Il miglior rendimento del Conto Deposito si ottiene all’aumentare della durata dell’investimento. Come tipologie, il Conto Deposito vincolato è quello che consente di massimizzare l’investimento. Per un deposito vincolato a 18 mesi il tasso lordo annuo medio è oggi pari al 2,52%, per investimenti con vincolo a 6 mesi il tasso di interesse è del 2,15%.

Guardando il guadagno netto, la crescita maggiore (a tre cifre) la stanno registrando i Conti Deposito a 6 mesi, seguiti da quelli a 18 mesi e infine da quelli a 12 mesi. Di contro è aumentata l’imposta di bollo, soprattutto sui depositi a 6 mesi (in media, da 14,32 a 17,26 euro), su quelli a 12 mesi (da 29,63 euro a 33,04 euro) e a 18 mesi (da 46,36 euro a 53,33 euro), a causa del minor numero di conti con imposta a carico della banca.

Solitamente, i Conti Deposito non svincolabili garantiscono un tasso di interesse maggiore. Quelli svincolabili o liberi hanno un tasso di rendimento più basso ma è possibile richiedere tutte o parte delle somme investite prima del termine inizialmente stabilito.

Come sono cambiate le condizioni dei Conti Deposito?

Oggi l’accesso ai Conto Deposito risulta facilitato da un deposito minimo richiesto per l’attivazione di circa 2.300 euro per i depositi a 6 mesi, 3.100 per i depositi a 12 mesi e 3.800 euro per i depositi a 18 mesi. Aumenta inoltre anche la flessibilità dei Conti Deposito: in caso di investimento a 6 mesi le clausole di svincolo, in molti casi senza penali, sono pari al 72% del totale. Per gli investimenti a 12 o 18 mesi le percentuali sono pari al 65% e 55%,.

Le tempistiche per il riconoscimento degli interessi maturati con l’investimento sono diventate più rapide, senza attendere la fine del vincolo, soprattutto per i depositi di breve e media durata: per i vincoli a 6 mesi 4,1 mesi in media, per i vincoli a 12 mesi 7,6 mesi e per i vincoli a 18 mesi 9,2 mesi.

Come scegliere il miglior Conto Deposito?

Nel confrontare i diversi Conti Deposito proposti dalle banche, gli elementi da valutare sono: rendimento effettivo dell’investimento combinato con la durata dell’investimento stesso; tipologia di vincolo prevista dalla banca (libero, svincolabile, vincolato); modalità di riconoscimento degli interessi e tempistiche di accredito da parte della banca.

Gli interessi, infatti, a seconda delle banche, possono essere riconosciuti solo a fine vincolo, o in modalità anticipata, all’attivazione del vincolo, o periodica (trimestrale, semestrale, annuale).

Ecco un’analisi comparata a cura di ConfrontaConti.it e SOStariffe.it.

Evoluzione Conti deposito