Le pensioni in Italia sono sempre più esigue. Come rileva l’Osservatorio Istat sulle prestazioni pensionistiche, un terzo dei titolari di trattamento (oltre 5 milioni) non arriva a mille euro al mese. Come fare allora a garantirsi oggi un futuro più sereno integrando il futuro assegno INPS? In questi casi viene in aiuto la previdenza complementare che permette di costruirsi una rendita integrativa fungendo anche da “salvadanaio” personale, per la vecchiaia e anche prima.
Gli strumenti tipici per raggiungere quest’obiettivo sono i fondi pensione, aperti o chiusi (negoziali) e spesso riservati a specifiche categorie di lavoratori.
Fondo Pensione Laborfonds
Tra i vari fondi esistenti nell’ordinamento italiano troviamo anche il Fondo Pensione Laborfonds, riservato ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro operanti nel territorio del Trentino-Alto Adige.
Laborfonds è un fondo negoziale a capitalizzazione individuale e contribuzione definita. Istituito da sindacati e associazioni di categoria come associazione senza scopo di lucro con il sostegno della Regione, è operativo dal 2000.
Il Fondo è di proprietà dei suoi aderenti e viene governato da rappresentanti eletti dagli stessi soci lavoratori e datori di lavoro. Sono quindi i rappresentanti direttamente eletti dai soci a controllare il futuro e la crescita dell’investimento dei risparmi dei lavoratori.
Chi può aderirvi
I dipendenti di datori di lavoro del Trentino-Alto Adige possono aderire al Fondo e possono farlo anche i soggetti fiscalmente a carico di aderenti. Più in dettaglio, possono aderire a Laborfonds:
- dipendenti che svolgono la loro attività nel territorio del Trentino Alto Adige,
- lavoratori che prestano la propria attività fuori dal territorio del Trentino Alto Adige, purché operanti prevalentemente nel territorio e comunque dipendenti da datori di lavoro rappresentati da Associazioni datoriali sottoscrittrici degli accordi di cui all’art. 1 dello Statuto (le tipologie di rapporto di lavoro comprese nell’area dei destinatari sono definite dai singoli contratti di settore nazionale, territoriali o aziendali);
- soggetti fiscalmente a carico di un lavoratore che è iscritto al Fondo un dipendente delle amministrazioni pubbliche locali, anche con distacco fuori Regione.
Come funziona Laborfonds
Aderendo a Laborfonds, si diventa titolare di un conto personale, alimentato dai contributi versati periodicamente e dai rendimenti maturati.
Al momento del pensionamento, il Fondo trasforma quanto accumulato nella pensione complementare, erogata in forma di rendita vitalizia. E’ anche possibile richiedere che una parte venga erogata anche in forma di capitale.
Il capitale versato resterà vincolato fino al pensionamento per garantirti la sua crescita nel tempo; ma se ci sarà bisogno, per particolari esigenze e in casi specificamente previsti, è possibile “sbloccarlo” e disporne liberamente.
Quanto rende il Fondo Pensione
Il Fondo Laborfonds offre la possibilità di scegliere tra 4 comparti, o linee di investimento, che si differenziano per la diversa composizione degli investimenti e la scelta della linea di investimento viene effettuata al momento dell’adesione:
- linea garantita
- linea prudente-etica
- linea bilanciata
- linea dinamica
Ogni linea di investimento produce i suoi rendimenti che variano anno per anno. Per effettuare una scelta consapevole e oculata della propria linea di investimento ogni aderente dovrebbe prendere in considerazione almeno questi fattori:
- età anagrafica
- situazione previdenziale legata alla pensione pubblica
- aspettativa di rendimento
- propensione al rischio.
Quanto costa aderire a Laborfonds
Per aderire al Fondo, la quota iniziale di iscrizione è un costo “una tantum” ed è fissata in:
- 2,58 euro a carico del lavoratore e 2,58 euro a carico del datore di lavoro;
- per i soggetti fiscalmente a carico la quota di iscrizione è pari a 5,16 euro.
Laborfonds chiede anche 10 euro a titolo di quota associativa annua che viene prelevata in unica soluzione in occasione del primo versamento contributivo effettuato nell’anno, che viene utilizzata dal Fondo per coprire le spese amministrative.
Il costo per la gestione finanziaria varia in base alla linea d’investimento scelta dall’aderente. Questo costo è decurtato direttamente dal patrimonio del Fondo, in altre parole quindi si riduce il rendimento netto della singola linea d’investimento.
Costi di gestione per linee d’investimento
- Linea garantita: 0,49% del patrimonio del comparto su base annua (di cui 0,06% per commissioni di gestione finanziaria in misura
fissa, 0,37% per commissioni di garanzia, 0,02% per oneri del depositario e 0,04% per oneri di gestione amministrativa). - Linea prudente-etica: 0,16% del patrimonio del comparto su base annua (di cui 0,10% per commissioni di gestione finanziaria in misura
fissa, 0,02% per oneri del depositario e 0,04% per oneri di gestione amministrativa). - Linea bilanciata: 0,24% del patrimonio del comparto su base annua (di cui 0,18% per commissioni di gestione finanziaria in misura
fissa, 0,02% per oneri del depositario e 0,04% per oneri di gestione amministrativa). - Linea dinamica: 0,21% del patrimonio del comparto su base annua (di cui 0,15% per commissioni di gestione finanziaria in misura fissa, 0,02% per oneri del depositario e 0,04% per oneri di gestione amministrativa).