L’emissione del nuovo BTP a 30 anni (BTP 2053, con tasso annuo del 4,5% pagato in due cedole semestrali) ha incassato 5 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,559 per un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,578%.
Si tratta della prima tranche del nuovo BTP trentennale. Il titolo ha scadenza il 1° ottobre ma godimento il 23 febbraio 2023. Hanno partecipato all’operazione circa 200 investitori per una domanda complessiva di 26,5 miliardi di euro.
Protagoniste del collocamento sono state le banche (con il 40,4% delle sottoscrizioni), seguite da fund manager (24%), fondi pensione e assicurazioni (28,7%), istituzioni governative (18,2%), hedge fund (6,5%) e imprese non finanziarie (0,4%).
Forte la partecipazione internazionale, con investitori da oltre 20 paesi: la quota di collocamento presso soggetti esteri è stata di fatto quella maggiore (57,3%), gli investitori domestici hanno invece sottoscritto poco meno della metà dei titoli (42,7%). Tra gli investitori esteri, la quota maggiore del collocamento (53%) ha riguardato investitori europei.
Il regolamento dell’operazione è fissato per il 23 febbraio 2023.
Dal 6 al 9 marzo 2023 si terrà invece una nuova emissione del BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale e pensato per il risparmiatore individuale. Il nuovo BTP avrà una durata di 5 anni e prevede anche un premio fedeltà pari all0 o,8% per chi mantiene il titolo fino a scadenza, il 14 marzo 2028. I risparmiatori retail potranno sottoscriverlo ovunque si detenga un conto titoli, in banca o posta, anche tramite home banking abilitato alle funzioni di trading. L’importo minimo è pari a 1.000 euro.