Forma di previdenza privata e volontaria che si aggiunge a quella obbligatoria ma non la sostituisce, l’adesione ad un Fondo Pensione permette di accantonare regolarmente una parte dei propri risparmi ottenendo durante la carriera una serie di prestazioni economiche e di welfare mentra al momento dell’uscita dal mondo del lavoro garantisce una pensione che integra quella di base.
Tra i vari fondi complementari presenti oggi in Italia abbiamo Perseo Sirio, il Fondo Pensione Complementare dei lavoratori della Pubblica Amministrazione e della Sanità, previsto dal contratto di lavoro e iscritto all’Albo Covip. È un’associazione senza scopo di lucro che garantisce ai suoi aderenti che tutte le attività siano eseguite nell’esclusivo interesse degli stessi e della tutela del loro futuro.
Fondo Perseo Sirio: cos’è
Il Fondo Perseo Sirio nasce nel 2014 dalla fusione dei Fondi pensione di previdenza complementare Perseo e Sirio con l’obiettivo di permettere ai lavoratori di costruirsi una pensione complementare che integri quella obbligatoria per affrontare con maggiore serenità il periodo post-lavorativo. Perseo Sirio raccoglie i contributi, gestisce le risorse ed eroga le prestazioni.
Chi e come aderire
L’adesione a Perseo Sirio è volontaria. I lavoratori che si iscrivono al Fondo, data la sua natura di associazione, hanno diritto a partecipare attivamente alla sua vita, eleggendo l’Assemblea dei Delegati. Possono aderire a Perseo Sirio i lavoratori del settore pubblico e alcuni lavoratori del settore privato.
Nel dettaglio per quanto riguarda i lavoratori pubblici, Perseo Sirio è destinato a:
- dipendenti dei Ministeri, delle Regioni, delle Autonomie Locali e Sanità, degli EPNE, dell’ENAC, del CNEL, delle Università e dei Centri di Ricerca e Sperimentazione, delle Agenzie Fiscali,
- Dirigenti
- tutti coloro richiamati nell’Accordo istitutivo, assunti con: contratto a tempo indeterminato; contratto part-time a tempo indeterminato; contratto a tempo determinato, anche part-time, e ogni altra tipologia di rapporto di lavoro flessibile, secondo la disciplina legislativa e contrattuale vigente nel tempo, di durata pari o superiore a tre mesi continuativi
- Segretari comunali e provinciali (una volta sottoscritto l’accordo di adesione a Perseo Sirio)
Per quanto riguarda i privati, possono aderire i lavoratori dipendenti delle Organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo istitutivo del Fondo e/o dei contratti collettivi nazionali di lavoro afferenti ai comparti e alle aree dirigenziali destinatari di PERSEO SIRIO, compresi i dipendenti in aspettativa sindacale operanti presso le predette Organizzazioni:
- dipendenti UNIONCAMERE
- dipendenti delle Pubbliche Assistenze aderenti all’ANPAS
- dipendenti di Case di Cura e Case di Riposo private già aderenti a Perseo Sirio
- dipendenti Sport e Salute e delle Federazioni Sportive Nazionali
- dipendenti dei Consorzi e degli Enti per la promozione e lo sviluppo industriale aderenti a FICEI
- lavoratori dipendenti di Enti ed organizzazioni regionali ed interregionali, nonché ANCI, CINSEDO, personale dipendente da case di cura private e personale dipendente dalle strutture ospedaliere gestite da enti religiosi, personale dei servizi esternalizzati secondo l’ordinamento vigente, personale dipendente di imprese del privato e del privato sociale eroganti servizi socio – sanitari, assistenziali ed educativi
Come funziona la Pensione Perseo Sirio
Versando a Perseo Sirio, oltre al TFR una contribuzione pari almeno all’1% della retribuzione utile al calcolo del TFR, sia i lavoratori pubblici che quelli privati hanno diritto al versamento da parte del datore di lavoro un ulteriore contributo pari all’1%.
La contribuzione a carico del lavoratore viene trattenuta mensilmente in busta paga e versata a Perseo Sirio contestualmente a quella a carico del datore di lavoro. La misura della contribuzione, scelta dal lavoratore al momento dell’adesione, può essere variata annualmente.
A partire dal primo versamento, le somme versate confluiscono nel conto individuale dell’iscritto e sono investite in strumenti finanziari ricorrendo a gestori professionali.
Il conto individuale dell’associato è quindi costituito non solo dai versamenti effettuati, ma anche dai rendimenti derivanti dai risultati della gestione finanziaria. Dall’adesione a Perseo Sirio, il lavoratore inizia a costruire la sua posizione individuale con i contributi propri, del suo datore di lavoro, parte o tutto l’accantonamento al TFR maturando e l’eventuale incentivo statale.
Per i dipendenti pubblici le quote di TFR non sono versate direttamente al Fondo, ma accantonate figurativamente presso l’Inps gestione dipendenti pubblici, che provvede a contabilizzarle e a rivalutarle secondo un tasso di rendimento pari alla media dei rendimenti netti di un “paniere” di fondi di previdenza complementare attivi sul mercato.
Quando poi cessa il rapporto di lavoro, le somme accantonate figurativamente e rivalutate sono trasferite a Perseo Sirio e si sommano ai contributi versati dal lavoratore e dal datore e dai rendimenti frutto della gestione finanziaria.
Quanto costa Sirio Perseo
E’ prevista una quota associativa annuale, attualmente pari allo 0,09% della retribuzione annua utile all’accantonamento Tfr. Tale quota viene prelevata in occasione del primo versamento di ogni anno ovvero al primo versamento utile di competenza dell’anno.
C’è da dire che tutti i contributi versati dal lavoratore a Perseo Sirio sono deducibili dal reddito del lavoratore imponibile ai fini fiscali e si cumulano con quelli versati dal datore di lavoro.
Il limite di deducibilità delle contribuzioni versate è pari a € 5.164,57 annui. Per le contribuzioni versate fino al 2017 dal dipendente pubblico, il limite di deducibilità fiscale è il minore tra i seguenti limiti:
- il doppio del TFR destinato al Fondo;
- il 12% del suo reddito complessivo;
- 164,57 euro.
Cosa offre Fondo Perseo Sirio
L’entità della pensione complementare, erogata al momento del pensionamento, è il frutto della contribuzione (quella individuale e quella del datore di lavoro) unita ai rendimenti maturati e potrà essere richiesta dal lavoratore, in base alle sue esigenze e alla normativa, tutta sotto forma di capitale o per una parte in rendita e per un’altra in capitale.
Aderendo al Fondo Perseo Sirio si possono ottenere prestazioni sia durante la fase di accumulo nel prepensionamento che di decumulo, dopo cioè il pensionamento.
Nella fase di pre-pensionamento si possono ottenere:
- Anticipazione: può essere richiesta dai lavoratori pubblici per il totale o per parte della posizione accumulata, trascorsi 8 anni di iscrizione al Fondo, in caso di acquisto o ristrutturazione della prima casa per sé o per i figli; spese sanitarie per terapie ed interventi straordinari; spese per congedi per la formazione e formazione continua.
- Riscatto: nel caso in cui l’associato a Perseo Sirio cessi il rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione può richiedere il riscatto integrale della posizione individuale o il trasferimento della stessa ad un’altra forma di previdenza complementare.
- Trasferimento: può essere richiesto dai dipendenti pubblici dopo almeno 3 anni (2 per i dipendenti privati) di permanenza nel Fondo. L’associato a Perseo Sirio ha la facoltà di trasferire ad un’altra forma di previdenza complementare quanto effettivamente versato e i rendimenti della gestione finanziaria.
- RITA: in caso di cessazione dell’attività lavorativa, se si sono maturati almeno 20 anni di contribuzione nel regime pensionistico obbligatorio di appartenenza e si è iscritti alle forme pensionistiche complementari da almeno 5 anni, è possibile richiedere che il capitale accumulato sia erogato, in tutto o in parte, in forma di Rendita integrativa temporanea anticipata” (RITA), con un anticipo massimo di 5 anni rispetto alla data di maturazione dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia.
I lavoratori pubblici associati a Perseo Sirio possono richiedere la prestazione di pensione complementare di vecchiaia e di anzianità se in possesso dei requisiti prescritti dalla legge.
La pensione complementare viene erogata immediatamente sotto forma di capitale per un massimo del 50% del montante totale e per il restante 50% in rendita vitalizia mensile calcolata in base al capitale accumulato e all’età.
I lavoratori privati acquisiscono il diritto alla prestazione pensionistica alla maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni stabiliti nel regime obbligatorio di appartenenza, con almeno cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.