Salgono le adesioni alla previdenza complementare ma il 2022 è stato un annus horribilis per i rendimenti dei fondi pensione. Fra rialzi dei tassi e altalene di borsa sono crollati quasi del 10%, mentre il TFR si è rivalutato dell’8,3%.
Sono i dati del report Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) con i dati definitivi dell’ultimo anno.
Rendimenti TFR e Fondi Pensione
Nel 2022 i fondi negoziali hanno perso il 9,8% e i fondi aperti il 10,7%, mentre i PIP (Piani individuali di risparmio) unit linked hanno lasciato sul terreno l’11,5%. Risultato positivo solo per le gestioni separate dei PIP, che si sono apprezzate dell’1,1%. Comunque, un risultato inferiore a quello di riferimento per i fondi pensione, che è il TFR (+8,3% nel 2022).
Anche sul lungo periodo il TFR batte i fondi pensione: rispetto al 2017 (cinque anni), i fondi negoziali hanno guadagnato lo 0,4% e i fondi aperti lo 0,2%, mentre i PIP variano dal +1,4% delle gestioni separate al +0,6% degli unit linked; il TFR ha guadagnato il 3,3%.
Infine, a dieci anni i fondi aperti sono saliti del 2,5%, i negoziali del 2,2% e il TFR del 2,4%. La performance media dei fondi legati al settore azionario è invece superiore al rendimento del TFR (+4,7% per i fondi pensione negoziali, +4,9% per quelli aperti).
I trend emergenti
Il deciso calo del 2022 è dovuto, secondo il report Covid, al calo dei corsi dei titoli azionari e al rialzo dei tassi di interesse nominali, «che a sua volta determina il calo dei corsi dei titoli obbligazionari».
Per quanto riguarda gli altri dati, le posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari sono 10,3 milioni, in crescita di 564mila unità (+5,8%), mentre il totale degli iscritti è pari a 9,2 milioni, + 5,4 per cento. I due numeri (adesioni e iscritti) non corrispondono perchè ci sono persone che aderiscono a diversi fondi pensione.
Le risorse destinate alle prestazioni sono risultate a fine dicembre pari a 205 miliardi di euro: per effetto delle perdite in conto capitale determinate dall’andamento dei mercati finanziari, le risorse sono diminuite di circa 7,7 miliardi rispetto a dicembre del 2021.