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Corporate Finance e valutazione crediti secondo Finanza.tech

di Anna Fabi

1 Febbraio 2023 10:02

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Il valore dei dati per il Corporate Finance e la valutazione dei crediti: soluzioni e trend nella video intervista a Michele Falvella, Business Developer di Finanza.tech.

Leader nel settore del Corporate Finance, Finanza.tech è un’azienda con una visione fortemente innovativa, apripista anche nel processo di liquidazione dei crediti fiscali. Michele Falvella, Business Developer di Finanza.tech, ci ha raccontato i cardini del funzionamento della piattaforma data-driven che sta alla base dell’attività del gruppo.

Basata su software proprietario e supportata dall’Intelligenza Artificiale, la piattaforma di Finanza.tech rende molto più snello l’intero processo gestionale e decisionale del Corporate Finance, proprio perché si appoggia su dati concreti e rende possibile l’avvio di una serie di processi orientati alla definizione di decisioni rapide, strutturate e coerenti.

Finanza.tech per lo smobilizzo dei crediti fiscali

Nelle sue varie declinazioni pratiche, la piattaforma di Finanza.tech permette di valutare in termini – anche molto specifici – la qualità di un credito fiscale o commerciale a partire dalle informazioni concrete che lo riguardano, elaborate dal suo software per restituirne un quadro analitico quanto più esauriente possibile.

Come sfruttarne le potenzialità calandola nel contesto economico attuale?

Nel fiscal year 2023, come sottolinea Michele Falvella nell’intervista di seguito, tra le opportunità fiscali più interessanti per le imprese – tra quelle messe in campo dal Legislatore e che possono essere colte grazie anche al supporto di strumenti come la piattaforma decisionale di Finanza.tech – ci sono i crediti d’imposta per la fornitura di energia elettrica e gas (i cosiddetti bonus energia imprese).

Guarda l’intervista completa

Bonus imprese per l’acquisto di energia

La misura si colloca nel più vasto quadro delle misure previste dalla Manovra 2023 come sostegno al settore produttivo. Tra queste, Falvella segnala l’intero capitolo della Finanza agevolata, ad esempio con il rifinanziamento 2023 dei Contratti di Sviluppo e di Filiera e con la Nuova Sabatini. O ancora: il Bonus IPO per la quotazione delle PMI. Ed infine, tutte le agevolazioni per gli investimenti produttivi nel Mezzogiorno.

Nella congiuntura economica attuale, tuttavia, il credito d’imposta per acquisto di energia da parte delle imprese si configura forse come l’intervento del Legislatore dall’impatto più immediato: previsto per il primo trimestre del 2023, ha buone chance di essere esteso fino a fine anno se il Governo lo riterrà necessario.

La cessione dei crediti energetici con il supporto di Finanza.tech

Di cosa si tratta? Nato dall’esigenza di venire incontro alle difficoltà causate dai crescenti rincari nella componente energetica nei budget delle imprese, questa misura è pensata soprattutto per le società classificate come “energivore” o “gasivore” ma anche per tutte le altre aziende, che comunque sostengono elevati costi per la fornitura di luce e gas.

Il credito d’imposta, con aliquote differenti a seconda della tipologia d’azienda, può arrivare fino al 45% dell’extra costo sostenuto e, oltre alla classica compensazione fiscale in F24, può anche essere oggetto di cessione del credito.

La possibilità di smobilizzare tale credito significa, all’atto pratico, poterlo vendere: sulla prima cessione a chiunque, sulla seconda e terza a intermediari finanziari specializzati. In questo senso, Finanza.tech sigla accordi con le aziende per supportarle nell’attività di monetizzazione del credito per rendere più fluida la gestione del circolante.

Gestione crediti commerciali: strumenti per le PMI

Finanza.tech accompagna le aziende non soltanto nella gestione e monetizzazione dei loro crediti fiscali ma anche nello smobilizzo dei crediti commerciali. Oltre al classico strumento del factoring, ormai piuttosto diffuso anche tra le PMI, la fintech propone anche soluzioni di invoice trading, a cui Finanza.tech riserva, tra l’altro, una piattaforma del tutto dedicata.

Come ci spiega Michele Falvella, questo secondo strumento è ancor più snello e innovativo. A metà tra finanza e tecnologia, permette di ottenere cash flow immediato ma anche di gestire online l’intero sistema delle fatture commerciali, senza burocrazia in fase di istruttoria e con costi inferiori rispetto a quelli di altri strumenti finanziari. E soprattutto, senza alcuna segnalazione alla Centrale rischi della Banca d’Italia. Un elemento fondamentale per le imprese, che possono così presentarsi al mercato del credito senza appesantimenti di sorta.

Crediti incagliati e in sofferenza: come valorizzarli

Sui crediti incagliati, purtroppo, il Legislatore non ha replicato le misure dell’articolo 55 del Decreto Cura Italia: la Manovra 2023 ha deluso le aspettative e non ha prodotto nuovi strumenti a supporto delle PMI volti a recuperare i crediti di difficile esigibilità.

Per gestire il credit collection restano dunque in piedi le classiche leve come le azioni legali, la rinuncia, il passaggio o la messa a perdita del credito. Soluzioni che tuttavia non apportano vantaggi per l’impresa.

Ecco perché il servizio di consulenza finanziaria di Finanza.tech si orienta in questi casi verso la cessione pro soluto, trattandosi di una fattispecie concessa dalla legge (è prevista dall’articolo 1260 del c.c.) che, rispetto alle altre alternative sopra citate, genera anche vantaggi economici e fiscali immediati.

Nello specifico, la cessione pro soluto permette di dedurre subito le perdite per mancati crediti nonché di ridurre le imposte IRES sul reddito d’impresa stesso. Inoltre, consente di restituire una fotografia del bilancio aziendale veritiera e trasparente.

Anche in questo ambito, dunque, Finanza.tech è in grado di offrire alle aziende un supporto concreto ed una consulenza specializzata.