Acquistare casa nelle grandi città è spesso un percorso a ostacoli, soprattutto tenendo conto del prezzo medio al metro quadro che nei centri abitati di notevoli dimensioni raggiunge cifre molto elevate.
Un recente report dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa fa luce sulla situazione nazionale, evidenziando come occorrano mediamente quasi 7 anni di stipendio per comprare casa nelle grandi città. La stima si basa sui dati di prezzo al metro quadro degli immobili usati e sulle retribuzioni contrattuali annue dei dipendenti a tempo pieno, ricavate dalla banca dati ISTAT, riferendosi all’ipotesi di acquisto di un’abitazione di 85 mq.
Una cifra che sale addirittura a più di 13 annualità per pagare un immobile residenziale a Milano. Stando all’indagine, infatti, il capoluogo lombardo si conferma la città più cara in assoluto per l’acquisto di un immobile, con un prezzo medio di 4.138 euro al mq. Dal 2019 in poi Milano si conferma ogni anno in vetta alla classifica, attestandosi la città più costosa per comprare casa in Italia.
A seguire Roma con 9,2 anni di stipendio necessari per comprare case e Firenze con 9,1 annualità, mentre in coda alla classifica si collocano Palermo e Genova rispettivamente con 3,6 e 3,3 annualità di stipendio. Ecco l’elenco completo:
- Milano 13,2 annualità;
- Roma 9,2 annualità;
- Firenze 9,1 annualità;
- Bologna 8,0 annualità;
- Napoli 7,4 annualità;
- Verona 5,2 annualità;
- Bari 5,2 annualità;
- Torino 5,0 annualità;
- Palermo 3,6 annualità;
- Genova 3,3 annualità;
- Grandi città 6,9 annualità;
I prezzi attuali sono in realtà ancora lontani dai picchi rilevati nel 2006 e 2007, quando i prezzi medi sul mercato immobiliare residenziale sfiorarono per Roma le 15 annualità, seguita da Milano con 14 annualità e Firenze con 12,5 annualità.