Senza costi né commissioni di collocamento e di rimborso e con una tassazione agevolata, i Buoni Fruttiferi Postali (BFP) sono strumenti di risparmio emessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e disponibili in esclusiva presso Poste italiane, direttamente pressi gli uffici postali diffusi in tutto il territorio nazionale. Tra questi c’è anche il BFP Rinnova, che ha debuttato da pochi mesi.
In BFP sono prodotti di investimento finanziario garantiti dallo Stato italiano e considerati piuttosto affidabili, visto che il loro prezzo non è soggetto alle oscillazioni di mercato, caratteristica che li rende meno remunerativi ma più appetibili per i risparmiatori meno esperti.
Buono Fruttifero Postale: cos’è il BFP Rinnova
Il Buono Rinnova ha una durata massima di sei anni e riconosce un rendimento fisso dal terzo anno di sottoscrizione e poi alla scadenza.
Tali buoni sono emessi alla pari (100% del valore nominale sottoscritto) e possono essere intestati esclusivamente a persone fisiche, anche se è ammessa la co-intestazione fino a quattro soggetti ad esclusione di quelle che contemplano anche minorenni.
Requisiti per la sottoscrizione
La sottoscrizione dei Buoni Rinnova è consentita a coloro che, nella qualità di intestatari o cointestatari, rimborsino uno o più BPF cartacei o dematerializzati scaduti (non prescritti), a partire dal 20 settembre ed entro il periodo di collocamento.
Con riferimento ai buoni fruttiferi postali rappresentati da documenti cartacei emessi prima del 1° gennaio 2009, la sottoscrizione dei Buoni Rinnova è consentita esclusivamente all’intestatario o cointestatario che sia presente all’atto del rimborso.
Come si compra il BPF Rinnova
La sottoscrizione dei buoni Rinnova è consentita esclusivamente nell’arco di un’unica giornata. Eventuali ulteriori sottoscrizioni potranno essere effettuate solo in occasione di successivi rimborsi di BPF scaduti e non prescritti, entro il periodo di collocamento del Buono Rinnova, il cui termine finale sarà reso noto mediante apposito avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
I buoni Rinnova sono sottoscrivibili per tagli da 50 euro e multipli. L’importo massimo di buoni Rinnova sottoscrivibile, da parte di un unico soggetto nella stessa giornata lavorativa, presso uno o più uffici postali e/o mediante sottoscrizione telematica, è pari a 1.000.000 di euro.
I buoni Rinnova sono emessi da CDP su base giornaliera, per il valore nominale corrispondente alle sottoscrizioni effettuate presso i canali di vendita di Poste Italiane.
Sottoscrizione in ufficio postale e online
I buoni Rinnova cartacei sono sottoscrivibili e rimborsabili presso tutti gli uffici postali, mentre quelli dematerializzati anche attraverso il sito web di Poste Italiane e l’App BancoPosta.
Per la sottoscrizione e i rimborsi dei buoni dematerializzati è necessaria anche la titolarità di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale aventi la medesima intestazione dei buoni.
Le sottoscrizioni presso gli uffici postali comporta la consegna a mano delle “Condizioni Generali di Contratto e Regolamento del prestito”, unitamente alla relativa Scheda di Sintesi, mentre per via telematica arriva tutto in formato elettronico, tramite area personale riservata.
Quanto rendono i BFP e Rinnova
Poste Italiane propone questo nuovo strumento di risparmio dal rendimento interessante con la possibilità di reinvestire i risparmi fino a sei anni. BFP Rinnova ha una durata massima di 6 anni e prevede il riconoscimento di un rendimento fisso alla fine del terzo anno dal momento della sottoscrizione pari all’1% lordo. Passati i sei anni, invece, il rendimento sarà del 2,25%.
I FPP riconoscono dunque interessi a tasso fisso alla scadenza di ciascun triennio dalla data di sottoscrizione, calcolati su base annua in regime di capitalizzazione composta e corrisposti alla scadenza naturale oppure, nel caso di richiesta di rimborso anticipato, al momento della richiesta stessa.
Gli interessi maturati nel corso dei primi tre anni non scattano in caso di rimborso anticipato, mentre quelli dei successivi trienni non sono corrisposti se rimborsati prima di sei anni dalla sottoscrizione. I buoni Rinnova diventano infruttiferi dal giorno successivo alla scadenza del sesto anno dalla data di sottoscrizione.
Come sono rimborsati o liquidati
I buoni Rinnova sono liquidati, in linea capitale e interessi, alla scadenza del sesto anno con diritto alla restituzione dell’intero capitale sottoscritto e degli interessi maturati. A richiesta del titolare, possono essere rimborsati anticipatamente, con diritto alla restituzione del capitale e degli interessi.
I buoni Rinnova cartacei sono rimborsabili solo per l’intero importo sottoscritto, mentre i buoni dematerializzati possono essere rimborsati anticipatamente anche parzialmente, per importi sottoscritti di 50 euro e multipli.
Il rimborso dei buoni cointestati può essere richiesto da tutti i cointestatari congiuntamente o da ciascun intestatario separatamente, a seconda della modalità scelta all’atto della sottoscrizione e riportata sui titoli. Nel caso di intestatario minorenne, i buoni possono essere rimborsati soltanto in presenza di autorizzazione del giudice tutelare.
Calcolo rendimento BFP Rinnova
Chi volesse sottoscrivere questo strumento può farsi un’idea del rendimento, usando il simulatore CDP sul suo sito online.
Selezionando la tipologia, la data di sottoscrizione, l’importo e la data di rimborso, si può scoprire il rendimento e gli interessi maturati nel tempo. Nell’esempio seguente, di un Buono Rinnova sottoscritto il 23 settembre 2022 del valore di 1000 euro, in seguito si può visionare il rendimento totale.
Costi, spese e tassazione dei Buoni Fruttiferi
Nessun costo è previsto per la sottoscrizione ed il rimborso dei buoni. La duplicazione comporta invece il pagamento di una spesa di € 1,55 per ogni buono indipendentemente dal valore nominale dello stesso.
Gli interessi fissi e gli altri proventi maturati sui BPF sono soggetti al regime dell’imposta sostitutiva del 12,50%. I buoni sono esenti da imposta di successione ma assoggettati a quella di bollo. Sono comunque esenti i buoni di valore di rimborso complessivamente fino a 5mila euro. I buoni, inoltre, non possono essere dati in pegno.