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Superbonus e cessione crediti: le banche tirano i remi in barca

di Alessandra Gualtieri

1 Settembre 2022 11:46

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Non si sblocca il mercato dei crediti edilizi: le banche sospendono le operazioni di cessione dei crediti da Superbonus, tra burocrazia e limitazioni.

Ancora in stallo il mercato dei crediti fiscali legati al Superbonus 110% e ad alle altre detrazioni per lavori edilizi: nonostante l’ampliamento della platea dei destinatari della cessione ai correntisti (basta che siano Partite IVA).

Lo scoglio della responsabilità solidale sulla cessione dei crediti spaventa gli istituti di credito, che in ottemperanza alle nuove recenti linee guida ABI sulle procedure di diligenza, sono adesso impegnate nelle verifiche a tappeto sulle pratiche già avviate, sospendendo di fatto le nuove acquisizioni.

Cosa sta frenando le banche

I cessionari rispondono solo per l’eventuale utilizzo irregolare o in misura maggiore del bonus fiscale salvo che non ci sia concorso nella violazione ma, con la Circolare 23/E dell’Agenzia delle Entrate è stata anche prevista la responsabilità solidale in capo alle banche nel caso in cui non abbiano effettuato tutti i necessari controlli preventivi per evitare frodi (lavori inesistenti o non completati).

In pratica, la responsabilità in caso di illeciti si verifica caso per caso, anche in base alle check list di controllo effettivamente adottate. Un bel grattacapo per gli istituti di credito, già impegnati a smaltire fiscalmente il monte di pratiche accumulate lo scorso anno.

In conseguenza di ciò, nonostante l’aggiornamento avviato nei mesi scorsi delle condizioni contrattuali per l’acquisto dei crediti edilizi, al momento la maggior parte delle banche ha sospeso le operazioni. Le segnalazioni pervenute alla nostra Redazione su questo punto sono molteplici.

Gli effetti sul Superbonus

Un esempio della comunicazione ricevuta da privati, condomìni e imprese che si stanno rivolgendo ai vari istituti in cerca di una opzione di cessione del credito (senza questa conferma, inutile avviare i lavori perchè nessun fornitore o ditta di costruzioni si impegna a montare i ponteggi se poi non vi è certezza di ottenere liquidità a fronte di una cessione bancaria):

ci spiace comunicare che l’istituto ha al momento sospeso la cessione dei crediti derivanti da Superbonus. Non possiamo pertanto supportarla per quanto desiderato.

La situazione non sembra destinata a sbloccarsi, forse neppure politicamente (in considerazione dei  programmi elettorali a riguardo).

Le prospettive future

La mancanza di risorse pubbliche per inserire maggiori flessibilità o ulteriori proroghe al meccanismo attuale viene resa ancor più stringente dall’incombere di una crisi economica che sembra sempre più vicina, tra inflazione e caro prezzi, facendo guardare a misure di ripartenza post-Covid come il Superbonus come ad uno strumento quasi anacronistico.

Non solo, sullo sfondo si profila un ulteriore giro di vite sulle cessioni già avviate, con controlli fiscali a tappeto per fare cassa sulle potenziali frodi in atto, rendendo ormai una chimera l’avvio di nuove pratiche e di nuovi cantieri, con buona pace delle migliaia di proprietari di immobili, compresi  quelli in condominio che già guardano alla proroga del 110% fino al 2024 come aduna scadenza fin troppo vicina da centrare, a condizioni attuali.