Il sistema di credito “Compra ora, paghi dopo” (Buy Now Pay Later – BNPL) è un modello di rateizzazione dei pagamenti sempre più usato in tempo di crisi economica: nato per lo shopping online al fine di arricchire le opzioni di acquisto, è oggi utilizzato anche in maniera più estensiva anche in negozio o studio. Ma attenzione alle regole e alle tutele di legge per il consumatore finale, che in Italia scattano quando si configurino determinate condizioni.
Vediamo tutto.
Buy Now Pay Later: acquisto anticipato senza pagamento
Come funziona il modello Buy Now Pay Later? L’utente che finalizza un acquisto scegliendo questa modalità di pagamento conclude l’operazione pagando a rate senza nessun interesse, con rimborso entro 3 mesi, mentre lo store riceve subito l’intera somma. E’ la società di pagamento che si accolla l’eventuale rischio di insolvenza, a fronte di una commissione su ogni ordine lavorato.
Il modello Buy Now Pay Later in genere si applica per importi contenuti, anticipati senza interessi ma solo piccole commissioni per ritardato o mancato pagamento, coinvolgendo tre figure:
- consumatore,
- venditore,
- intermediario per la rateizzazione.
- In Italia si sta consolidando, come testimoniano i trend di mercato. L’obiettivo è chiaro: incrementare il tasso di conversione al momento della finalizzazione dell’acquisto, scongiurando l’abbandono del carrello.
Regole e tutele in Italia per il BNPL
In Europa la normativa che regola il BNPL è la Direttiva 2008/48/CE mentre in Italia non esiste una disciplina sul Buy Now Pay Later a Tasso Zero (pagamento dilazionato senza interessi). Con una Nota del 28 ottobre 2022, dunque, la Banca d’Italia ha fornito alcune indicazioni di base sulla disciplina del Compra ora paghi dopo a confronto con il quadro normativo del credito al consumo, illustrando quelle che sono le tutele per i clienti e gli importi massimi per i quali sono protetti.
Le garanzie al consumatore finale previste dal Codice del Consumo scattano però solo se il servizio prevede una commissione rilevante a suo carico e l’importo del credito è pari o superiore a 200 euro oppure prevede il pagamento finale dopo oltre 3 mesi: in questi casi deve essere fornito un documento standard per il diritto di recesso entro 14 giorni, il diritto al rimborso anticipato e la risoluzione del contratto di credito in caso di mancata vendita (con il conseguente rimborso di quanto eventualmente già pagato).
Inoltre, se l’interdermedario del finanziamento rateizzato non è una banca o un intermediario finanziario, non si applicano i vincoli di trasparenza bancaria e non si potrà godere delle garanzie previste dal TUB – Testo Unico Bancario (articolo 121 e successivi, aggiornati con il Dlgs 385/1993).
Compra ora, paghi dopo: la mappa italiana
Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Soisy condotto nel 2021 (sulle base delle transazioni effettuate tramite la propria piattaforma di pagamento rateale via e-commerce, che propone la dilazione di pagamento tramite P2P lending), le regioni i cui abitanti hanno pagato di più a rate sono Lombardia e Lazio, seguite da Campania e Sicilia, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Toscana e Calabria. La Sardegna, invece, è la regione dove è maggiormente diffuso l’acquisto online tramite pagamento rateale.
Fatta eccezione per la Valle D’Aosta, le prime 8 regioni in classifica si trovano tra Centro e Sud Italia: Abruzzo, Lazio, Calabria, Basilicata, Sicilia e Marche precedono Lombardia e Piemonte.
Quanto si spende a rate
Il carrello medio degli acquirenti Soisy nel 2021 è stato più basso al Sud rispetto che al Nord e la spesa è risultata inferiore soprattutto in Molise (700€), Calabria (732€), Puglia (738€) e Campania (746€). La Valle d’Aosta ha invece presentato il carrello medio più elevato (984€), seguita dal Trentino-Alto Adige (916€) e dalla Lombardia (844€).
A livello nazionale, la richiesta di rateizzazione dei pagamenti è risultata abbastanza uniforme assestandosi sulle 12 mensilità. Sono Roma, Milano e Torino, infine, le città dove si ottengono più finanziamenti: la Capitale vanta una maggiore richiesta di pagamento dilazionato con Soisy, mentre il capoluogo lombardo si caratterizza per un carrello medio superiore alle altre città. Torino ha una percentuale maggiore di donne che usufruiscono di richieste di pagamento dilazionato.
Con carrelli medi pari a 800 euro, sono i clienti del Sud Italia ad aver adottato più diffusamente questo sistema di pagamento, anche se in Lombardia e Lazio si concentra la maggiore richiesta e finanziamento di pagamenti rateali, anche con carrelli medi superiori.