Il mercato immobiliare non residenziale ha visto una evidente ripresa, grazie all’aumento delle transazioni che riguardano negozi e uffici ma soprattutto capannoni industriali, per un valore di scambio complessivo pari a 16,8 miliardi di euro. Dal confronto biennale emerge anche un incremento del valore di scambio (+8,5% per i negozi e +5,7% per il settore produttivo), con il settore uffici che sta scalando posizioni ma ancora non è tornato ai valori pre-Covid.
Osservatorio Mercato Immobiliare
Stando ai dati dell’Osservatorio Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate con la collaborazione dell’Associazione Italiana Leasing (Assilea), dedicato agli immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva, nel 2021 le compravendite sono cresciute del 36,9%, del 30,7% e del 41,6% rispettivamente per negozi, uffici e capannoni.
Negozi: quotazioni in calo
Nel 2021 sono state registrate 36.984 transazioni: +36,9% rispetto al 2020 e +17,3% rispetto al 2019. La quotazione media nazionale è stata di 1.444 €/m2 (-2,6% rispetto al 2020). Il Lazio registra un ulteriore calo del 3,9% (1.876 €/m2) pur rimanendo la Regioni con i prezzi più alti.
Uffici: boom di compravendite
Nel 2021 risultano in crescita le compravendite di uffici: 12.419 (+30,7% in confronto al 2020 e +17,8% sul 2019) soprattutto nei comuni del Centro e del Nord-Est. Le quotazioni: in media 1.329 €/m2 (-0,4% rispetto al 2020). La Liguria resta la regione con i prezzi più alti (1.969 €/m2, -0,6%), seguita dal Lazio (1.792 €/m2, -2,9%).
Settore produttivo in forte ripresa
Un rialzo record ha caratterizzato anche il mercato immobiliare non residenziale del settore produttivo, che ha raggiunto un numero di compravendite pari a 15.161, il più alto dal 2008. Tutte le regioni hanno presentato notevoli tassi di crescita ad eccezione della Sicilia (-4,1%). La quotazione media dei capannoni industriali si attesta sui 461 €/m2, in calo rispetto al 2020.
Leasing: più valore e meno esposizioni
Per quanto riguarda il leasing immobiliare, gli immobili industriali rappresentano il 48,8% in termini di valore seguiti da quelli commerciali (28,6%) e dagli uffici. La crescita registrata nel 2021 è proseguita anche nel primo quadrimestre 2022, trainata dal segmento “costruito” che vede la prevalenza dei contratti compresi tra 0,5 e 2,5 milioni di euro (727 milioni), mentre l’incremento più elevato (31,2%) si è registrato nella classe d’importo superiore ai 2,5 milioni di euro.
NB. Assilea ha attivato un’analisi a supporto della proposta di minore assorbimento patrimoniale delle esposizioni leasing mobiliari e immobiliari nell’ambito di Basilea 3+.