Investire nell’acquisto di un immobile per metterlo a rendita suscita da sempre l’interesse di chi ha un po’ di risparmi o ha ricevuto un bene in eredità. Per molti il sogno nel cassetto è di vivere di rendita con gli affitti, potendo a quel punto smettere di lavorare o quasi, senza attendere la pensione.
Un traguardo raggiungibile da pochi però, soprattutto oggi, perché questo traguardo richiede determinate condizioni, prima fra tutte quella di possedere un patrimonio immobiliare per un totale complessivo di almeno un milione di euro.
Vediamo dunque, in base agli ultimi trend, dove e come conviene investire.
Vivere di rendita con gli immobili
Mettere da parte risparmi sufficienti a vivere di rendita con gli immobili è un trend che ha accompagnato l’Italia fino a10-15 anni fa, prima dell’ultima crisi del mattone dovuta alla recessione del 2008. Con obiettivo a dieci anni, tuttavia, ancora oggi – crisi Covid e Ucraina permettendo – si può pensare di accumulare capitale da investire nel mattone. Secondo alcune stime pre-Covid, con un milione di euro da investire nel mattone si potrebbe arrivare ad ottenere una rendita mensile d 5.800 a 7.500 euro.
Investimenti immobiliari: obiettivi e risparmi
Gli immobili in grado di offrire una buona rendita non sono solo quelli residenziali ma anche e soprattutto quelli commerciali (laboratori, negozi e uffici) ubicati nelle grandi città. Capoluoghi come Milano non conoscono crisi. Altrove (Roma compresa) lo scenario è frammentato, fortemente legato ai quartieri (commerciali, industriali, universitari, ecc.).
Da valutare anche la possibilità di investire su immobili all’estero, in questo caso gli esperti consigliano di puntare su Lisbona, Nizza e Parigi, che offrono investimenti sicuri e buone rendite. Buone opportunità possono essere trovate anche a Valencia, Barcellona e Maiorca.
Mercato immobiliare e impatto crisi
Dopo la pandemia, il mercato immobiliare stava tornando alla normalità ma con la guerra tra Russia e Ucraina sta tornando l’incertezza, dovuta allo spettro di una nuova recessione. Tuttavia l’impatto è più graduale rispetto ad altri settori colpiti dal caro energia e materie prime, e per l’immobiliare avrà effetti più immediati sulle nuove costruzioni (per il caro prezzi).
Dichiamo che a pesare è soprattutto l’inflazione. Investire nel mattone, rispetto a questo trend, può funzionare solo per grossi investimenti. Il secondo elemento di criticità sono i tassi di interesse dei mutui (fondamentale per chi vuole investire) e il terzo è la domanda di mercato, che in questo momento potrebbe impattare sul mercato immobiliare di fascia alta in relazione alle seconde case di lusso in zona turistiche, soprattutto all’estero.
Eppure, se la guerra rallenta la domanda a quanto pare non sembra aver avuto impatto sui prezzi. La scelta d’investimento potrebbe andare sulle case da ristrutturare a prezzo più competitivo e con la prospettiva degli incentivi fiscali per rimetterle a nuovo e metterle a rendita.
Dove conviene investire oggi?
Dalle rilevazioni di maggio 2022, le province italiane con la diminuzione di prezzo più marcata nel comparto residenziale sono risultate: Oristano, Isernia, Forlì, Sondrio e Biella. Tengono invece i prezzi nelle città più ricercate come Milano, Firenze e Venezia. Le richieste maggiori di mercato si concentrano a Roma, Milano, Genova, Palermo e Messina. L’aumento dei costi nelle grandi città comporta un incremento delle vendite in periferia o nei piccoli centri.