Nuovo giro di vite in ambito servizi creditizi e bancari: nel solo mese di giugno, la Banca d’Italia ha comunicato l’irrogazione di sanzioni a sei banche e due società di intermediazione finanziaria, che non avevano rispettato appieno gli adempimenti dettati dalla normativa in materia di antiriciclaggio e che si sono rese imputabili di mancanze per quanto riguarda la trasparenza aziendale.
Riscontrate anche carenze organizzative nei controlli sui profili di trasparenza o dei rischi operativi, abuso di denominazione bancaria e tenuta archivi informatici. L’ultimo provvedimento sanzionatorio di Bankitalia riguarda:
- Banca di Ancona Credito Cooperativo
- Banca Nazionale del Lavoro Spa
- Credito Cooperativo di Valdarno Fiorentino Banca di Cascia
- Banca Popolare Sant’Angelo Scpa
- Veneto Banca Spa
- Credito immobiliare di Roma
- Pi4Pay Srl
- Qui! Financial Services Spa
Appena lo scorso maggio, la comunicazione di una medesima procedura aveva coinvolto altri sette soggetti, tra banche, SGR e società.
La normativa di riferimento nel nostro Paese si basa essenzialmente sul Decreto legislativo 21 novembre 2007 n. 231, che ha introdotto degli adempimenti che salvaguardino l’integrità e la stabilità del sistema economico finanziario. I soggetti obbligati sono: banche, professionisti, assicurazioni, istituzioni finanziarie.
Le norme sulla circolazione del denaro illecito sono state fortemente modificate ed aggiornate con la IV direttiva antiriciclaggio, poiché si è stabilito di ampliare la platea di soggetti tenuti ad osservare gli obblighi e gli adempimenti riguardo tale argomento.
Le norme antiriciclaggio sono fondamentali perché prevengono e puniscono la circolazione illecita di denaro e beni all’interno di un Paese.
In inglese si parla di Anti money laundering.