A proposito di quanto scriveva ieri il collega Giovanni De Vidi, leggevo su Italia Oggi i risultati di una recente indagine dell’Università Bocconi di Milano relativa all’impiego della tecnologia VOIP all’interno delle piccole e medie realtà aziendali.
I dati sono riferiti alla provincia di Milano e hanno preso in considerazione differenti aziende e settori lavorativi (finanza, sanità , marketing, industria, pubblica amministrazione, etc.) e riportano alcuni aspetti che meritano sicuramente di essere approfonditi.
Sarebbe il 16,8% delle aziende sul territorio italiano con un numero di dipendenti maggiore di dieci, che avrebbe deciso di ricorre a sistemi Voice over IP per le proprie soluzioni di connettività e comunicazione.
Un percentuale consistente e importante, specie se consideriamo che la nostra nazione sperimenta ancora – allo stato attuale – le conseguenze del digital divide.
Ma la ricerca non si ferma qui: buon parte di coloro che utilizzano questi servizi lo fa in maniera piuttosto approfondita e importante. Il 50% delle imprese sopracitate sarebbe infatti disposta a sostituire i sistemi di telefonia tradizionale in favore dei nuovi sistemi.
C’è da dire che a prediligere questi mezzi di comunicazione sono sopratutto le realtà medio-grandi, mentre le piccole realtà si attardano ancora, spesso insensibili alle novità e al progresso.
Sono dati importanti che evidenziano il tentativo di una svolta interessante e che merita di essere monitorata: le aziende che scelgono di investire in termini di VoIP ottengono sicuramente vantaggi maggiori sul lungo termine rispetto alle aziende che scelgono invece una politica di risparmio e di “non investimento”.
È importante prendere in considerazione questi fenomeni se non altro per comprendere in che punti ci si trovi rispetti all’andamento del mercato e della realtà che ci circonda, per comprendere e decidere se sia corretta o meno la nostra strategia personale.