A quattro anni di distanza dal lancio di AIM Italia ammontano a 2,8 miliardi gli euro di capitalizzazione complessiva delle 74 società quotate nel listino di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese innovative italiane, quelle ad alto potenziale di crescita. È quanto emerso nel corso dello scorso AIM Investor Day organizzato dal listino di Piazza Affari.
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Durante la stessa occasione durante la quale è stato assegnato l’Award “Best IPO Innovative Project 2016” a DigiTouch (digital marketing), Piteco (software finanziario) e SITI B&T. La raccolta in equity da IPO delle 74 società attualmente incluse nell’indice FTSE AIM Italia è finora di 749 milioni di euro, tra il 2015 e l’aprile 2016 la raccolta è stata complessivamente di 312 milioni di euro, con 3 IPO nel 2016 e 22 nel 2015. Attualmente:
- 22 delle società quotate su AIM Italia presentano bilanci con crescite medie del +36% per i ricavi e del +19% per il margine EBITDA;
- tutte le società industriali hanno chiuso i bilanci in utile e la metà distribuisce dividendi;
- la raccolta mediana è stata pari a 5,3 milioni di euro (10,0 milioni di euro il dato medio) con il 45% delle società che ha raccolto meno di 5 milioni di euro, per un flottante medio del 25%;
- Finanza, Green e Digital sono stati i settori con la raccolta maggiore;
- gli Investitori Istituzionali presenti nell’azionariato delle società AIM Italia sono 91, di cui 46 italiani (51%) e 45 esteri (49%), per un investimento complessivo di 286 milioni di euro e 335 partecipazioni. Il valore medio della singola partecipazione è pari a 0,9 milioni di euro.
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Anna Lambiase, Amministratore Delegato di IR Top, Partner Equity Markets di Borsa Italiana, spiega:
«I revenue model segnano una componente estera in crescita, e le strategie del 2016 annunciate dalle società puntano a consolidare lo sviluppo internazionale, a investire in innovazione e tecnologia e a ottimizzare le strutture operative e le attività di fusione e acquisizione. L’AIM sta dimostrando di crescere, anche sul fronte di nuove iniziative di investimento specializzate, e rappresenta una concreta fonte alternativa di capitale per la crescita delle PMI».