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PMI a Piazza Affari, Bonus IPO a un bivio

di Alessandra Gualtieri

8 Gennaio 2024 10:50

Bonus IPO 2024 verso il rinnovo grazie ad un emendamento al Milleproroghe: i dati dell'Osservatorio EGM confermano le opportunità di crescita per le PMI.

A Piazza Affari, metà delle società (47,7%) quotate sono PMI, per la precisione 203 su 425. Sul circuito Euronext Growth Milan (EGM) di Borsa Italiana, per capitalizzazione le piccole valgono 8,2 miliardi (2% della Borsa). Il listino ha chiuso il 2023 con 33 IPO ed una raccolta di 205 milioni di euro. Ma il 2024 si è aperto in chiaroscuro: per la prima volta, il Bonus IPO non è stato rinnovato.

Dopo il mancato inserimento nel Decreto Anticipi, tenta di rimediare un emendamento al Decreto Milleproroghe, volto ad assicurare 10 milioni di euro di incentivi in tre anni per la quotazione delle piccole e medie imprese.

L’Osservatorio EGM ed il ruolo delle PMI in Borsa

Secondo i dati dell’omonimo Osservatorio, l’Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) si conferma canale primario per la raccolta di capitali destinati alle PMI: dal 2009 ha visto quotarsi 304 società ed una raccolta in IPO pari a 5,9 miliardi di euro.

I settori più rappresentati sono Industria e Tecnologia (20%), Servizi (15%) e Finanza (11%). In termini di IPO 2023, sul podio resta il settore Industria con 13 operazioni (39%), seguito da quello dei Servizi con 8 IPO (24%) e infine Tecnologia con 4 IPO (12%). La raccolta si è concentrata nei settori Industria (60%), Servizi (14%), Moda e Lusso (12%).

Le regioni maggiormente presenti sul listino sono Lombardia (42%), Lazio (11%), Emilia-Romagna (9%) e Veneto (8%). Analizzando le sole IPO 2023, sul podio si colloca la Lombardia (39% delle quotazioni) seguita da Emilia-Romagna, Toscana e Lazio (9%) mentre in termini di raccolta di capitali la Top 3 vede è costituita da Lombardia (37%), Emilia-Romagna (22%) e Toscana (13%).

Le ultime società quotate sul listino delle PMI sono le seguenti: AATech, Arras Group, BolognaFiere, Cloudia Research, Creactives Group, Cube Labs, Deodato Gallery, Ecomembrane, Edil San Felice, E-Globe, Elsa Solutions, Emma Villas, Execus, Gentili Mosconi, Green Oleo, I.M.D. International Medical Devices, iVision Tech, La Sia, Lemon Sistemi, Pasquarelli Auto, Porto Aviation Group, RedFish LongTerm Capital, RES, Reway Group, Riba Mundo Tecnologia, SBE-Varvit, Simone, TMP Group, Valica, Valtecne, VNE, Xenia Hôtellerie Solution, Yakkyo.

Il 2023 ha inoltre registrato il passaggio al mercato principale di Comer Industries, Cy4Gate, Unidata, Digital Value, Technoprobe. Si segnalano le OPA su Kolinpharma, Digital 360, Sebino, Labomar, Cover50, Reevo, Finlogic, Sababa Security, Nice Footwear. Infine, i delisting sono stati quelli di The Lifestyle Group, Ki Group, Igeamed, BFC Media, Fabilia Group.

=> Come quotare una PMI: regole e procedure, strumenti e mercati

FTSE Italia Growth ha registra nel 2023 -11%, FTSE Italia Small Cap +2%, FTSE Italia STAR +3%, FTSE Italia MID Cap +13%, FTSE MIB +28%.

Sulla base dei bilanci 2022, le società quotate su EGM al 31 dicembre 2023 occupano 31.136 dipendenti.

Il Bonus IPO 2024

E’ la prima volta dal 2018 che il bonus non viene rinnovato in Legge di Bilancio, pur con delle rimodulazioni. Tuttavia, il Bonus IPO indirettamente traina anche l’occupazione e la crescita del Paese, motivo per cui il suo mancato rinnovo 2024 è stato aspramente criticato.

Da qui la necessità di riproporlo anche per il prossimo anno, con l’emendamento al Milleproroghe che entro gennaio dovrebbe confermarlo.

Il credito d’imposta incentiva le PMI a quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo. Il Bonus IPO corrisponde ad un credito d’imposta del 50% sui relativi costi di consulenza, fino a un massimo di 500mila euro.

L’incentivo fiscale ha favorito oltre 120 IPO in cinque anni, con un plafond di risorse pari a 50 milioni di euro. Secondo Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting e Direttore Scientifico dell’Osservatorio ECM Euronext Growth Milan:

Nonostante il contesto nazionale caratterizzato da un generalizzato calo delle performance azionarie, EGM ha confermato la sua resilienza portando nelle casse delle 33 IPO una raccolta di capitale in equity da investitori privati istituzionali pari a 205 milioni di euro.

Un successo legato sia a strumenti d’investimento innovativi capaci di attrarre capitali (vedi i PIR – Piani Individuali di Risparmio) sia al credito di imposta sui costi di consulenza e di ingresso sul mercato (Bonus IPO).