Un piano di investimenti da 500 milioni di euro quello frutto di due diversi accordi sottoscritti tra il Ministero dell’Economia e Finanze (MEF), il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI): uno volto a finanziare i progetti in ricerca e sviluppo delle PMI, l’altro un accordo quadro finalizzato a sostenere la realizzazione di nuove infrastrutture e favorire l’occupazione giovanile.
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R&S
Lo stanziamento previsto è di 100 milioni di euro per la prima iniziativa, attingendo al Fondo di Garanzia per le PMI del MiSE, volti a coprire i rischi di prima perdita in progetti di ricerca e sviluppo. Per ogni euro di garanzia del MiSE la BEI aprirà una linea di credito di cinque euro, attivando così un portafoglio di prestiti per un totale di 500 milioni di euro. In sostanza l’iniziativa prevede la condivisione del rischio (risk sharing initiative) da parte dello Stato italiano e della BEI consentendo così il finanziamento di progetti con un profilo di rischio più elevato. Per il presidente della BE, Werner Hoyer:
“Con queste due nuove operazioni la BEI riafferma il suo forte impegno nel finanziamento all’economia italiana. Con la firma della “Italian risk sharing initiative”, l’Italia fa da precursore nell’innovazione finanziaria; il fondo rappresenta una novità assoluta per i prestiti ai progetti in ricerca e sviluppo, struttura possibilmente da replicare in altri Paesi. L’Accordo quadro siglato con MEF e MiSE faciliterà la nostra attività programmata in Italia e permetterà di aumentare il nostro sostegno diretto agli obbiettivi di crescita del Governo, anche fornendo know-how nella fase di preparazione degli investimenti”.
Nuovi investimenti
La seconda iniziativa si pone l’obiettivo di aumentare le risorse per il finanziamento di nuovi investimenti grazie ad una collaborazione tra MiSE, MEF e BEI che si snoda su tre punti:
- individuare progetti per la realizzazione di infrastrutture e le conseguenti forme di finanziamento più opportune;
- individuare a quali progetti finanziati da fondi strutturali europei aggiungere risorse BEI andando a sostenere le piccole e medie imprese, l’occupazione giovanile, il diritto allo studio, le infrastrutture (soprattutto nel Sud Italia), l’Agenda Digitale, Ricerca e Sviluppo, l’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile;
- fornire assistenza tecnica ai soggetti che programmano l’impiego dei fondi strutturali europei per il ciclo 2014-2020 per ottimizzare il loro utilizzo in combinazione con i fondi della BEI.
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha commentato la firma degli accordi dichiarando:
“Dobbiamo fare ogni sforzo possibile per raggiungere livelli di crescita tali da favorire la creazione di nuova occupazione. Per avere una crescita sostenuta e sostenibile servono investimenti, soprattutto privati. Con questi accordi potenziamo la capacità della finanza pubblica di fungere da stimolo all’iniziativa privata, favorendo l’afflusso di credito alle imprese. E al tempo stesso non trascuriamo quegli investimenti strategici nelle infrastrutture e nel capitale umano che migliorano il business environment e rendono il paese più attrattivo per gli investimenti privati”.
Secondo il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi:
“Gli accordi firmati oggi vanno nella stessa direzione dei provvedimenti a sostegno della finanza d’impresa che il Governo si appresta a varare nell’ambito del decreto competitività. E sono tesi al sostegno degli investimenti industriali nella ricerca, sviluppo e innovazione quali formidabili leve competitive per spingere crescita e nuova occupazione”.