Risk assessment per macchinari in leasing dall’estero

Risposta di Anna Fabi

23 Agosto 2024 10:28

Nicola chiede:

Ho un problema in Turchia. Abbiamo acquistato in leasing un macchinario ma la banca turca chiede al rivenditore di firmare un documento nel quale si impegna entro 15 giorni dalla richiesta del Ministero di presentare il risk assessment. Il rivenditore lo ha chiesto alla casa madre che però non vuole firmarlo.
Può la banca chiedere questo documento? E’ obbligatorio per un rivenditore presentare il risk assestment?

In Turchia, la richiesta del risk assessment per un macchinario acquistato tramite leasing può essere legittima, soprattutto se legata a normative locali che impongono la conformità a determinati standard di sicurezza.

La banca che finanzia l’acquisto ha il diritto di richiedere documenti aggiuntivi per garantire la sicurezza dell’investimento.

L’obbligo per il rivenditore di fornire questo documento dipende dal contratto con la casa madre e dalle normative turche vigenti. Se il risk assessment non è previsto contrattualmente, la casa madre potrebbe rifiutare di firmarlo.

Una soluzione potrebbe essere la negoziazione tra le parti per risolvere la questione e garantire la conformità con le normative turche.

Tuttavia, è consigliabile consultare un avvocato esperto in diritto commerciale turco per chiarire gli obblighi legali e contrattuali e valutare le possibili conseguenze del mancato adempimento.

I rapporti bancari tra Italia e Turchia sono infatti regolati da accordi internazionali e normative dell’Unione Europea, a cui l’Italia deve conformarsi. Le operazioni finanziarie tra i due Paesi seguono le regole generali del commercio internazionale, compreso il rispetto delle normative antiriciclaggio e delle sanzioni ma bisogna anche tenere conto dei regolamenti specifici per il settore finanziario e dei requisiti di trasparenza richiesti dalle autorità turche.

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Risposta di Anna Fabi