Per finanziarsi, le imprese hanno a disposizione le obbligazioni, disciplinate fra l’altro dall’articolo 2411 del codice civile. Im questo ambito, l decreti legge 83/2012 e 179/2012 hanno allentato in Italia i vincoli per le società non quotate in Borsa che vogliono accedere alla raccolta del capitale di debito.
Obbligazioni di PMI: come funziona
Chi sottoscrive delle obbligazioni ha diritto alla restituzione della somma mutuata oltre a una remunerazione pattuita, che può consistere in un interesse fisso annuo o nel cosiddetto “disaggio” tra il valore nominale di rimborso e il prezzo di emissione.
Rimborso e prestito di obbligazioni
Il rimborso del capitale può avvenire in tre forme: anticipato, alla data di scadenza o con piani di ammortamento, nel cui periodo si individuano pertanto tre momenti: emissione, rimborso e estinzione.
Il prestito obbligazionario deve avere durata certa e l’emissione è deliberata dall’organo amministrativo eccetto i casi in cui la legge o lo statuto impongano diversamente. La delibera di emissione deve risultare da verbale redatto dal notaio che provvederà successivamente al deposito e all’iscrizione al registro delle imprese.
Contabilità delle emissioni
- Le obbligazioni emesse e non rimborsate vanno riclassificate al conto “D.1 – Obbligazioni”.
- se sono oggetto di conversione vanno inserite nel conto “D.2 – Obbligazioni convertibili”.
- Il “disaggio su prestiti” va rilevato fra i ratei e i risconti attivi.
- L’eventuale “aggio” connesso a prestiti contratti con l’impresa va rilevato fra i ratei e i risconti passivi.
- Il disaggio deve ammortizzato come previsto dall’articolo 2426 del codice civile. La quota di competenza dell’esercizio va iscritta nel conto “C.17 – Oneri finanziari”.
Esempi pratici
Esempio. Si immagini la società Alfa SpA che in data 01.04.n emette un prestito obbligazionario decennale di 500.000 euro, con sottoscrizione contestuale all’emissione. Le condizioni prevedono un tasso di interesse annuo del 4% corrisposto posticipatamente l’1/04 e l’1/10 di ogni anno.
01/04/n – Sottoscrizione contestuale all’emissione
Dare | Avere |
|
Obbligazionisti c/sottoscrizione | 500.000 | |
Prestito obbligazionario | 500.000 | |
Banca c/c | 500.000 | |
Obbligazionisti c/sottoscrizione | 500.000 |
01/10/n – Scadenza cedole
Dare | Avere | |
Interessi passivi su obbligazioni | 10.027,40 | |
Erario c/ritenute | 2.607,12 | |
Banca c/c | 7.420,28 |
Gli interessi passivi sono stati calcolati con la seguente formula: C * i * t / 36.500 ossia 500.000 * 4 * 183 / 36.500 = 10.027,40. La ritenuta d’acconto calcolata è pari al 26%.
31/12/n – Chiusura dell’esercizio
Dare | Avere | |
Interessi passivi su obbligazioni | 5.041,10 | |
Ratei passivi | 5.041,10 |
I ratei passivi sono calcolati applicando l’aliquota del 4% al prestito obbligazionario per il periodo 01/10 – 31/12. Pertanto 500.000 * 4 * 92 / 36.500 = 5.041,10.
01/04/n+1 – Scadenza cedole
Dare | Avere | |
Interessi passivi su obbligazioni | 4.931,51 | |
Ratei passivi | 5.041,10 | |
Erario c/ritenute | 2.692,20 | |
Banca c/c |
7.280,01 |
01/04/n+5 – Rimborso del prestito
Dare | Avere | |
Prestito obbligazionario | 500.000 | |
Banca c/c |
500.000 |
a cura di LavoroImpresa