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Private Equity e Venture Capital in crescita in Italia: trend e previsioni

di Anna Fabi

15 Gennaio 2025 12:32

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Da EY e Deloitte una panoramica di mercato per il private equity ed il venture capital in Italia per il 2025, con numeri, tendenze e stime: 2025 anno positivo

Il 2025 si apre con prospettive ottimistiche per il mercato italiano del private equity e del venture capital, nonostante le incertezze geopolitiche e i mutamenti delle politiche monetarie globali.

Secondo le analisi di EY e Deloitte, gli operatori si attendono una crescita sostenuta nel numero e nel valore delle operazioni, con un’enfasi particolare su investimenti in settori chiave come manifattura, ICT e Food & Beverage.

Private equity e venture capital in crescita

Il mercato italiano del private equity e venture capital per il 2025 si presenta dinamico e resiliente, grazie alla stabilizzazione macroeconomica e a un crescente focus su sostenibilità e innovazione.

EY Venture Capital Barometer rileva un incremento significativo nelle operazioni early stage, con una forte concentrazione nel Nord Italia. Gli investimenti hanno superato i 3 miliardi di euro nel 2024, un trend che dovrebbe consolidarsi nel 2025.

Deloitte Private Equity Survey conferma questa tendenza, stimando 214 deal per il primo semestre 2025. Il valore medio delle operazioni si sposta verso fasce più alte: il 61,5% delle transazioni supererà i 31 milioni di euro, rispetto al 52,6% del semestre precedente.

Settori trainanti e strategie

Entrambe le analisi convergono nell’individuare i settori trainanti.

  • Manifatturiero: settore di punta per entrambi i report, con il 21,1% delle preferenze degli investitori secondo Deloitte, nonostante un lieve calo rispetto al 2024.
  • ICT e Food & Beverage: crescono rispettivamente al 13,6% e al 16,3% delle preferenze.
  • HealthCare e Pharma: Deloitte evidenzia un aumento dell’interesse per questi settori, con il Pharma che guadagna 2,3 punti percentuali rispetto al semestre precedente.

Focus su ESG e innovazione tecnologica

EY sottolinea il ruolo centrale dei criteri ESG, con il 78% degli operatori che considera queste metriche decisive nei processi di investimento. Deloitte rafforza questa visione, evidenziando come il 27,5% degli operatori monitori gli standard ESG già durante la due diligence.

Inoltre, il 77% tiene conto dell’adozione dell’intelligenza artificiale nei target di investimento, con il 21,2% che la considera un criterio determinante.

Distribuzione geografica degli investimenti

La distribuzione geografica degli investimenti continua a privilegiare il Nord Italia:

  • EY rileva una netta predominanza delle operazioni nel Nord Ovest (45%) e nel Nord Est (43%), con una crescita marginale al Sud e nelle isole (2%);
  • Deloitte conferma il dato, con il 90,4% dei deal concentrato nel Nord Italia e un lieve aumento nel Sud (1,9%, contro lo 0% del secondo semestre 2024).

Confronto sulle prospettive economiche

  • Secondo EY, il settore beneficerà di politiche monetarie espansive e del consolidamento degli investimenti infrastrutturali legati al PNRR.
  • Deloitte aggiunge che oltre il 75% degli operatori si attende un impatto positivo dalle politiche monetarie, con una crescente preferenza per il finanziamento dei deal tramite banche commerciali.

Gli operatori continuano a puntare su settori tradizionalmente forti come manifatturiero e ICT, ma con un’attenzione crescente verso comparti emergenti come HealthCare e Food & Beverage. Le politiche espansive e i fondi PNRR rappresentano un’opportunità unica per consolidare questa tendenza.