Nel corso del 2023 sono stati investiti 249 milioni di euro in startup digitali, una cifra importante che tuttavia segna un calo del 60% rispetto al 2022.
Questo trend emerge dalla lettura dello studio “I Digital Service nel Venture Capital italiano ed europeo” presentata dal consorzio Netcomm in collaborazione con Growth Capital.
Il documento mette in evidenza come la contrazione di investimenti in capitale di rischio registrata lo scorso anno a sfavore delle nuove imprese italiani attive nel mercato sei servizi digitali sia stata più marcata sia rispetto alla media degli investimenti di tipo Venture Capital sia rispetto allo scenario europeo dei capitali investiti in ambito Digital Service.
Un altro dato chiave è l’incidenza dei round pre-seed, passati dal 13% al 39% del totale. Secondo Fabio Mondini de Focatiis, Founding Partner di Growth Capital:
tra i fattori che hanno portato a questa inversione di tendenza ci sono la maggiore difficoltà ad acquisire clienti in maniera sostenibile sul B2C e la forte contrazione degli investimenti in modelli ad alta intensità di capitale, come nel Fintech.
La flessione del 60% degli investimenti 2023 in startup italiane attive nei servizi digitali riflette un trend europeo di “cedimento” ma in realtà il calo evidenzia una specifica criticità del venture capital italiano, con investimenti troppo bassi nel settore digitale.
Ancora indietro, dunque, anche ambiti strategici come e-commerce e nuove tecnologie, ma anche intelligenza artificiale. Ad ogni modo, a livello nazionale lo storico gap sul in termini di ammontare investito si è comunque ridotto rispetto al passato.
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Nella distribuzione dei round primeggia il comparto Digital (eCommerce, Marketplace e Mobile), classificandosi come il più attivo dal 2018, mentre dal punto di vista degli importi investiti è il ramo FinTech ad attrarre i capitali più significativi, generando una raccolta di 650 milioni di euro.