Fronteggiare la nuova stretta al credito bancario è diventata un’esigenza prioritaria per le imprese, che assistono a una progressiva contrazione dei finanziamenti garantiti sia per quanto riguarda le domande sia considerando l’importo erogato, diminuito del 52% secondo i numeri del Fondo di Garanzia per le PMI.
Sebbene siano aumentati i finanziamenti volti a coprire il circolante, secondo la Banca d’Italia anche su questo fronte si attende una nuova stretta. Le imprese continueranno in ogni caso ad aver bisogno di liquidità e a cercare alternative efficaci. Ancor più con il nuovo rialzo dei tassi BCE di maggio 2023.
Secondo l’Osservatorio Workinvoice sulla stretta del credito, le PMI stanno reagendori correndo in misura crescente ai servizi di factoring e invoice trading.
L’invoice trading, in particolare, rappresenta lo strumento efficace e vicino alle esigenze del tessuto imprenditoriale italiano, permettendo alle aziende cedenti di migliorare i flussi di cassa e regolarizzare il pagamento di dipendenti e fornitori, anche potenziando la posizione finanziaria netta.
Con l’invoice trading, inoltre, è anche possibile superare lo scoglio dei ritardi nei pagamenti che pregiudica la competitività delle aziende italiane nei confronti dei loro concorrenti europei e globali.
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A beneficiarne possono essere le aziende il cui fatturato è in calo per fattori esterni al proprio business (monetizzando l’attivo e fornendo liquidità aggiuntiva senza aggravare la posizione debitoria), ma anche le imprese in crescita che cercano nuove fonti di finanziamento per i propri investimenti, in modo flessibile, veloce e conveniente.