Intesa Sanpaolo annuncia la firma di un nuovo accordo con Salcef Group per il trasferimento di crediti fiscali legati a bonus edilizi e al Superbonus, del valore di 40 milioni di euro.
Obiettivo finale, sbloccare il mercato delle cessioni e fare “spazio” per valutare nuove pratiche di acquisto crediti, sia da privati che da imprese e senza limiti di importo.
Il modello delle ri-cessioni
L’accordo prevede la cessione da parte di Intesa Sanpaolo a Salcef Group di crediti fiscali per un valore di 40 milioni di euro.
La nuova operazione si aggiunge ad altre simili – l’ultimo dei quali ha coinvolto il Gruppo Tosto, per la ricessione di crediti per 51,5 milioni – che hanno permesso alla banca di liberare capacità fiscale per un totale di circa 6,5 miliardi di euro.
La banca conferma il proprio impegno a supporto dell’economia del Paese nell’acquisto di crediti: le richieste accolte dalla banca saranno infatti soddisfatte per intero in quanto coperte dalla capienza fiscale al momento della sottoscrizione dell’accordo con il cliente.
Come funziona per lo sblocco crediti
Grazie alla collaborazione con Deloitte, Intesa Sanpaolo è stata la prima banca ad adottare il modello delle ri-cessioni, che permette di liberare capacità fiscale per nuovi acquisti. Ad oggi, il Gruppo ha acquistato oltre 16 miliardi di crediti fiscali, coprendo quasi il 50% del mercato degli acquisti degli intermediari finanziari.
Le imprese siglano un accordo quadro con la banca e successivamente acquistano crediti fiscali quando ne hanno necessità per i propri F24. Questo meccanismo consente all’istituto di liberare capienza fiscale, mettendola a disposizione dei clienti.