Si aprirà il 6 aprile la finestra per l’invio delle richieste di garanzia per i “basket bond” da parte delle imprese, che possono così reperire liquidità per finanziare programmi di sviluppo in una prospettiva di medio lungo periodo (attingendo ad una dotazione di 200 milioni di euro).
Le domande riguardano la Sezione Speciale del Fondo di garanzia per le PMI, relativa alla concessione di garanzie su portafogli di obbligazioni emesse da imprese con meno di 500 dipendenti, a fronte della realizzazione di programmi di sviluppo aziendale qualificati.
Le novità riguardano in primis l’inclusione delle Mid Cap con un numero di dipendenti inferiore a 499 che non sono PMI, e a seguire la modalità di concessione delle garanzie, con la contestuale inclusione di società veicolo (SPV) – costituite ai sensi della legge 130 del 1999 – tra i soggetti che possono richiederle: si tratta di soggetti che sottoscrivono i titoli emessi dalle imprese finanziandosi a loro volta con un’emissione di titoli sottoscritti da investitori istituzionali.
Lo strumento operativo è dunque quello del basket bond. Si tratta di uno strumento di finanza alternativa basato sull’emissione di un titolo (ABS) da parte di PMI e Mid-Cap ma in cui, tecnicamente, l’investimento (nel basket di minibond) viene effettuato da una “società veicolo” (SPV – Special Purpose Vehicle) che a sua volta emette i titoli acquistabili anche da investitori istituzionali.
La percentuale della garanzia può arrivare fino al 25% dell’importo complessivo del portafoglio (compreso tra 40 e 300 milioni di euro), mentre per i singoli bond è previsto un ammontare compreso tra i 2 e gli 8 milioni di euro con durata massima di 10 anni.
Tra i possibili richiedenti figurano anche le banche, gli intermediari finanziari, le imprese di assicurazione, gli organismi collettivi del risparmio e i confidi.