SIMEST (Gruppo CDP) ha presentato il Piano Strategico 2023 – 2025, svelando i dettagli dei quattro punti cardine su cui si basa il programma d’azione del prossimo triennio a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane.
I pilastri del Piano Strategico, ingrate negli ambiti d’intervento del Piano Strategico di CDP, sono quattro: crescita sostenibile e di qualità, digitalizzazione ed efficienza operativa, valorizzazione delle persone e cultura aziendale, impatto sul territorio e ESG. Come ha spiegato il Presidente di SIMEST, Pasquale Salzano:
Con il Piano Strategico 2023-2025, SIMEST continua a rafforzare la propria operatività a sostegno della competitività internazionale delle imprese italiane.L’attuale momento storico rende necessario rafforzare l’azione: è per questa ragione che il Piano ha messo a punto strumenti ancora più efficaci e mira – anche attraverso un nuovo servizio di consulenza strategica – a consolidare il ruolo chiave di SIMEST quale partner del Made in Italy nel mondo.
I driver di sviluppo su cui si baserà l’azione del piano sono crescita sostenibile, innovazione e impatto sul territorio saranno i driver dello sviluppo che intendiamo perseguire per permettere alle nostre imprese di affermarsi nel mondo. Obiettivi condivisi con Cassa Depositi e Prestiti e che attueremo in collaborazione con tutti gli attori del Sistema Paese, a partire dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A tracciare obiettivi e metodo è l’Amministratore delegato e Direttore generale di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo:
Con il Piano Strategico 2023-25 vogliamo siglare un vero e proprio patto con le imprese italiane per rafforzare il ruolo di SIMEST a supporto dei loro processi di internazionalizzazione. Un patto che acceleri una crescita virtuosa e sostenibile a livello economico, sociale e ambientale.Lo abbiamo quindi chiamato “IMPATTO D’IMPRESA”, una vera partnership che – attraverso l’evoluzione degli strumenti e le azioni messe in campo – consenta al Made in Italy di essere maggiormente competitivo, generando effetti e ritorni tangibili sullo sviluppo della nostra comunità.
Il patto vuole dunque accompagnare le PMI delle filiere produttive, anche le più piccole, grazie anche alla leva consulenziale sui mercati strategici nel mondo, nuovo servizio erogato alle imprese. Cooperazione sistemica, trasformazione digitale e rafforzamento delle competenze interne permetteranno di raggiungere tali obiettivi, senza dimenticare l’attenzione per le proprie persone, valorizzare da una rinnovata cultura del benessere e dell’inclusività.
Crescita sostenibile e di qualità
Nel prossimo triennio le risorse impegnate passano da 1,7 miliardi a 6,8 miliardi, per complessivi 18,5 miliardi (+20% rispetto al triennio precedente), destinati a finanziare l’innovazione, l’efficienza e la cooperazione sistemica:
- Investimenti Partecipativi e sostegno alle startup/PMI innovative: il Piano prevede una crescita qualitativa dei prestiti partecipativi, focus su investimenti con impatto sul territorio e semplificazioni nel rapporto con le imprese partner per accelerare la finalizzazione delle operazioni. Inoltre, grazie all’accordo con CDP Venture Capital SGR (Fondo di Venture Capital gestito da SIMEST in convenzione con il MAECI), supporterà con 200 milioni i processi di internazionalizzazione di Start up e PMI Innovative.
- Fondi pubblici gestiti in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: si estendono gli ambiti di attività dei finanziamenti agevolati volti a sostenere gli investimenti in sostenibilità, digitalizzazione e supporto alle filiere produttive. Previste anche misure per imprese del Made in Italy: si parte con uno strumento specifico per aziende che operano verso i Balcani Occidentali. Non mancherà infine il consueto supposto all’export credit, con una ulteriore apertura in favore delle PMI.
- Presidio del territorio: potenziamento dell’attività commerciale (in cooperazione con Gruppo CDP) e della Rete sul territorio, per confermare la propria vicinanza in modo particolare alle imprese del Mezzogiorno. Il rafforzamento della collaborazione con il sistema bancario permetterà di potenziare gli strumenti di informazione e formazione sulle misure SIMEST rivolte alle imprese con vocazione all’internazionalizzazione, soprattutto le piccole e medie imprese potenzialmente interessate ai fondi pubblici.
- Consulenza Strategica: SIMEST attiverà servizi di consulenza strategica in coordinamento con il sistema istituzionale. L’obiettivo è quello di favorire l’ingresso e il consolidamento delle imprese italiane sui mercati strategici esteri, facilitando al contempo l’accesso alla rete locale. Previste anche azioni volte a favorire l’incontro tra aziende nazionali ed estere, anche attraverso la piattaforma di “Business Matching” di CDP.
Digitalizzazione ed efficienza operativa
Triplicando gli investimenti per la digitalizzazione rispetto al precedente triennio, nel 2003-2005 SIMEST ha in programma un processo di trasformazione digitale radicale, volto a velocizzare il servizio al cliente e a migliorarne l’esperienza, grazie alla semplificazione dei processi connessi.
Con le stesse finalità viene potenziato anche l’organico (+15%), con l’inserimento progressivo di esperti in ambito ESG, innovazione tecnologica e consulenza.
Valorizzazione delle persone e cultura aziendale
Per garantire benessere e crescita delle proprie risorse interne, SIMEST ha avviato un programma di rigenerazione culturale per sviluppare una cultura “co-costruita”, trasversale e distintiva, valorizzando inclusione e diversità (ad esempio, parità di genere e di salario ed almeno il 40% di donne in posizioni manageriali), equilibrio vita-lavoro (ad esempio, il diritto alla disconnessione), welfare aziendale (il 10% del budget è allocato per iniziative di welfare e di people caring). Per favorire i percorsi di crescita, è previsto il potenziamento delle competenze professionali anche in ambito ESG. Infine, sono in programma iniziative volte a promuovere la nuova proposizione di valori, rendendo i giovani dipendenti brand ambassador.
Impatto sul territorio e ESG
Il quarto pilastro del Piano Strategico 2023-2025 mira a siglare un Patto con le imprese italiane, anche per promuoverne gli investimenti in sostenibilità sociale, economica e ambientale. Da qui lo sviluppo di strumenti ESG-oriented, misurando l’impatto sul territorio in quattro campi d’intervento: Transizione energetica, Digitalizzazione, Innovazione tecnologica, Sostegno alle filiere strategiche.
Previste, infine, iniziative di sostenibilità interna, con una crescente attenzione all’ambiente (ad esempio tramite incentivi alla mobilità green) e sostegno ai dipendenti (ad esempio, tramite mutui casa e prestiti concessi dall’azienda).
Tutte le informazioni di dettaglio sono disponibili sul sito www.simest.it