Nei primi sei mesi del 2022 il mercato della finanza alternativa al credito bancario per le PMI è stato caratterizzato da una mobilitazione di risorse pari a 2,6 miliardi di euro, in aumento rispetto all’anno precedente.
Secondo i dati riportati nel 5° Report sulla Finanza Alternativa per le PMI, presentato nel corso dell’edizione 2022 dell’Alt-Finance Day, questo incremento che ha interessato in particolare gli strumenti di debito (direct lending e minibond) a scapito dell’equity, che ha registrato maggiori difficoltà.
Finanza Alternativa per le PMI
Stando al report, sono state numerose le imprese che hanno incrementato la propria competitività grazie al ricorso agli strumenti di finanza alternativa, ottenendo vantaggi non solo in termini di maggiore inclusione e diversificazione delle fonti, ma anche di accresciute competenze manageriali, visibilità sul mercato e opportunità di investimento.
Mibibond
I minibond rappresentano uno dei mercati più importanti e vanta 614 imprese emittenti, per un controvalore collocato di 836,5 milioni di euro. Un mercato che presenta prospettive di crescita anche grazie ai progetti di basket bond.
Crowdfunding
Se il lending crowdfunding ha permesso di raccogliere 185,6 milioni di euro nel periodo tra luglio 2021 e giugno 2022, la raccolta dell’equity degli ultimi 12 mesi è stata pari a 141,9 milioni di euro, con un calo tendenziale negli ultimi sei mesi del 10%.
Invoice trading
L’invoice trading è lo strumento più utilizzato dalle PMI con una cessione delle fatture per un importo di 688,4 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. Il comparto è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi mesi.
Direct lending
Il direct lending, infine, contribuisce alla vivacità dello scenario della finanza alternativa, vantando una stima di 1,2 miliardi di finanziamenti negli ultimi 12 mesi.
Le PMI sono chiamate ad affrontare sfide importanti in una congiuntura caratterizzata da rischi di indebitamento eccessivo, instabilità dei costi delle materie prime e dell’energia, rialzo dei tassi e criticità nel reperimento di nuova finanza.
La differenziazione delle fonti di approvvigionamento finanziario può diventare in questo contesto una necessità ed è importante che le imprese siano pronte a cogliere le opportunità offerte dalla finanza innovativa – ha commentato Andrea Prete, Presidente di Unioncamere.