In Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n.288) il decreto del MiSE che dà attuazione al Fondo di sostegno al Venture Capital, destinando ulteriori 200 milioni di euro (articolo 38, comma 3, del DL Rilancio), a co-investimenti nel capitale di Startup e PMI innovative presenti sul territorio nazionale e che si trovano in fase di round d’investimento, o che lo abbiano effettuato entro i sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del DL Rilancio.
Il DM indica le modalità di impiego delle risorse e di selezione delle imprese da parte delle SGR.
Ogni operazione effettuata dal Fondo istituito presso il MiSE, per un valore massimo pari a quattro volte l’investimento effettuato dagli investitori privati, avrà come limite complessivo 1 milione di euro per singola Startup innovativa (art. 25, comma 2, del D.L. 179/2012) o PMI innovativa (art. 4 del D.L. 3/2015).
Il patrimonio del Fondo dovrà investire per il 70% in imprese in portafoglio nelle quali abbiano co-investito investitori qualificati e, per il restante 30% in imprese in portafoglio nelle quali abbiano co-investito investitori regolamentati.
Il decreto era stato firmato lo scorso agosto dal Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. Le risorse del Fondo Venture Capital – affidate al Fondo Nazionale Innovazione – saranno dunque utilizzate per co-investimenti (con investitori regolamentati o qualificati) nel capitale delle imprese beneficiarie.
Nei primi sei mesi di operatività è prevista una procedura accelerata di valutazione per le imprese che risultano beneficiarie dello strumento Smart&Start, nonché per le Startup e le PMI innovative che hanno subito una riduzione dei ricavi di almeno il 30% nel primo semestre 2020 rispetto al primo o secondo semestre 2019 (dimostrabile attraverso “una situazione contabile gestionale approvata dal competente organo amministrativo”).