Aggiornato il Regolamento Consob per “la raccolta di capitali di rischio tramite portali online”, ovvero per il cosiddetto crowdfunding, dopo aver concluso la consultazione con gli operatori del settore. Tra le principali novità l’apertura ad operare sui portali anche agli investitori diversi da quelli professionali.
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Più investitori per le PMI
Gli investitori non professionali che vorranno aiutare le PMI nei loro progetti di crescita, sottoscrivendo titoli di debito verrà riservata una sezione dedicata dei portali di crowdfunding. Il nuovo Regolamento va ad individuare particolari categorie di investitori diversi dai professionali che, nel rispetto dei limiti stabiliti dal codice civile, possono sottoscrivere obbligazioni e titoli di debito. Una novità che arriva a fronte della norma contenuta nella Legge di Bilancio 2019 (legge 30 dicembre 2018 n. 145) che ha introdotto modifiche al d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF), al fine di estendere l’ambito di applicazione della normativa italiana in tema di portali per la raccolta di capitali on-line anche alle obbligazioni e ai titoli di debito emessi
dalle piccole e medie imprese.
In sede di consultazione sono state rappresentate due opzioni regolamentari
Spiega la Consob.
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Sui portali di crowdfunding potranno mettere denaro su obbligazioni e titoli di debito anche investitori non professionali che:
- hanno un valore del portafoglio di strumenti finanziari di cui al Testo Unico, inclusi i depositi di denaro, superiore a duecentocinquanta mila euro;
- si impegnano ad investire almeno centomila euro in un’offerta offerte della specie, nonché dichiarino per iscritto, in un documento separato dal contratto da stipulare per l’impegno a investire, di essere consapevoli dei rischi connessi all’impegno o all’investimento previsto;
- effettuano l’investimento nell’ambito della prestazione del servizio di gestione di portafogli o di consulenza in materia di investimenti.
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Risultano compresi nella disciplina del crowdfunding tutti i titoli di debito che rientrano nella definizione del TUF, incluse le cambiali finanziarie. il Regolamento crowdfunding è stato quindi integrato al fine di prevedere che l’informativa resa ai potenziali investitori dia atto non solo dei limiti codicistici, ma anche delle limitazioni recate dalle leggi speciali applicabili ai titoli di debito, quali, ad esempio, quelle previste in tema di cambiali finanziarie. Conseguentemente, si è provveduto ad integrare la parte del Regolamento relativa agli obblighi dei gestori, al fine di assicurare anche il rispetto di eventuali, ulteriori, limiti posti dalla disciplina speciale applicabile, oltre ai limiti posti dal codice civile.