Nei prossimi cinque anni la Cina è destinata a raggiungere e superare le industrie IT inglesi che producono software.
È questo ciò che emerge dalla seconda edizione di “Developing the Future” per l’anno 2007, lo studio prodotto grazie alla collaborazione raggiunta tra City University di Londra, Intellect, Microsoft e British Computing Society (BCS), per analizzare l’impatto che hanno le tecnologie sull’economia del Regno Unito.
In particolare, si legge nel report, le industrie IT hanno avuto 15-20 anni di tempo per crescere rapidamente e competere con le compagnie del Regno Unito. In questo panorama l’India è riuscita a trasformarsi in una potente rivale e ha trovato le imprese inglesi impreparate.
Consapevoli dell’esperienza passata, le industrie IT del Regno Unito stanno ora focalizzando la propria attenzione verso il mercato emergente cinese. Infatti, il numero di software sviluppati in Cina sta crescendo, con un incremento che nel 2003 è stato pari all’8% e nel 2006, invece, è stato dell’11%. In contrasto, l’India è una destinazione in declino che sta precipitando dal 42% al 39%.
La forza della Cina risiede nello sviluppo di industrie nazionali di software molto più rapido rispetto all’India: in particolare, la velocità è dovuta alle 35 scuole di formazione nazionali che ogni anno formano circa 800 mila ingegneri informatici, contro i 600 mila di quelli formati in India.
A dover sopportare la sfida maggiore sono le imprese inglesi di piccole e medie dimensioni che hanno risorse limitate e non possono permettersi di utilizzare il proprio budget in percorsi di formazione, supportare uno staff non produttivo o coprire le perdite con un rapido turnover.
Ad ogni modo, secondo quanto si legge nello studio, gli sviluppatori che ignorano le opportunità presenti in Cina non solo dovranno sopportare costi più elevati del necessario ma correranno il rischio di essere tagliati fuori da una notevole fetta di mercato.