Ancora in crisi il settore dei trasporti, a rivelarlo sono i dati diffusi da Confartigianato, i quali evidenziano una sostale flessione per le imprese del comparto pari al -2,8%, corrispondente a 2.844 aziende dei trasporti in meno a livello nazionale. Considerando i dati a partire dal 2009, la flessione si aggrava decisamente, raggiungendo quota -13,3%. A livello territoriale, nel Lazio nel 2014 la flessione delle imprese dei trasporti è stata di 8.603 unità di cui 3.108 artigiane che danno lavoro a ben 26.875 addetti.
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Tra i maggiori problemi che le imprese dei trasporti devono affrontare: la concorrenza, considerata per certi versi sleale, da parte di aziende dell’Est europeo dove il costo del lavoro è molto più basso e non si rispettano i regolamenti comunitari che disciplinano il trasporto in cabotaggio ed il distacco internazionale degli autisti. A questo si aggiunge che all’estero costano meno anche le assicurazione ed il carburante.
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Giuseppe Belli, Presidente provinciale e regionale di Confartigianato Trasporti, spiega:
«L’autotrasporto è un settore leader dell’economia Italiana praticamente al collasso, tragici sono i numeri analizzati. Si denunciano persi circa 200mila posti di lavoro, 10miliardi di mancate entrate erariali, 30mila camion espatriati con conseguenza del crollo di immatricolazioni di veicoli commerciali, tanti sono i motivi per cui si è ritrovati a dover affrontare questi numeri, oltre ad una crisi a livello globale».
Nel territorio della provincia di Latina, dove le imprese di trasporto sono circa 1.107 di cui 405 sono artigiane per un totale di circa 4.593 addetti, evidenzia Belli:
«Si accentuano i problemi dovuti anche alle perdite di commesse, legate alla crisi per la chiusura di nostre grosse aziende, oltre alla eterna problematica legata alle infrastrutture stradali, dove ci vedono ancora penalizzati dalla mancanza di collegamenti dalle arteria autostradali e dalla eterna mancanza di scelte per la strada regionale Pontina, cosa che a fortemente penalizzato anche un centro di smistamento nevralgico per i prodotto ortofrutticoli come il Mercato di Fondi uno dei più grossi a livello Europeo, per il rilancio del settore autotrasporto oltre alle problematiche sopra citate, si dovrebbe avere il coraggio di affrontare nuove sfide come il potenziamento del porto di Gaeta con relative strade di collegamento e l’aeroporto di Latina Scalo, questi due progetti se realizzati sarebbero un volano per il rilancio della nostra provincia ed oltre al settore trasporto che movimenta circa l‘80% di merce su gomma, darebbe un grosso impulso a tutto quello e legato al terziario, questo è il momento di dimostrare il coraggio. Noi come Confartigianato Trasporti ci facciamo promotori e difensori del mandato che ci hanno dato i nostri associati e chiediamo alla politica di fare lo stesso».