Migliorano la produzione e l’occupazione delle aziende manifatturiere piemontesi e, sotto il traino di automotive e meccanica strumentale, si attende nei prossimi mesi una svolta nella lunga fase recessiva degli ultimi anni con un aumento di produzione, ordini e occupazione. A rivelarlo è l’indagine congiunturale di Confindustria Piemonte relativa al secondo trimestre 2015.
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Manifatturiero
Un trend positivo, nell’ordine del +15-20%, che arriva dopo quasi quattro anni di crisi, visto che non si registravano segnali positivi di quest’ordine dal terzo trimestre 2011. Migliorano in parallelo altri parametri utili ad attestare la ripresa economica del settore:
- diminuisce di 7 punti il ricorso alla CIG;
- il tasso di utilizzo degli impianti raggiunge il 70,2%;
- migliora la redditività.
A crescere sono anche gli investimenti con il 24% delle imprese manifatturiere che dichiara di avere in cantiere programmi di un certo impegno.
Servizi
Per quanto riguarda il settore dei servizi:
- migliora nettamente il clima di fiducia;
- il saldo relativo ad attività e ordinativi migliora di circa il +15%;
- migliorano le attese occupazionali;
- il ricorso alla CIG scende al di sotto del 10%.
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Automotive e meccanica strumentale
Il Presidente di Confindustria Piemonte, Gianfranco Carbonato, commenta:
«Il miglioramento delle attese delle imprese piemontesi è un fatto importante, coerente con il complessivo rafforzamento dello scenario internazionale e nazionale. Nelle ultime settimane i segnali positivi hanno acquistato maggiore consistenza e non vi è dubbio che le imprese si trovano ad operare in condizioni di mercato più favorevoli rispetto a quelle di fine anno: euro debole, Quantitative Easing, calo del prezzo del petrolio, Jobs Act possono dare una spinta alla ripresa. A livello regionale conforta il buon andamento del comparto automotive e della meccanica strumentale, solitamente preludio del riavvio degli investimenti. Tuttavia un eccesso di ottimismo sarebbe pericoloso.
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La nostra crescita rimane modesta anche in un contesto europeo non particolarmente brillante. Inoltre i fattori di rischio non sono scomparsi, a partire dalla questione greca, dalla crisi che vede coinvolte Russia e Ucraina e dagli effetti della imminente “normalizzazione” della politica monetaria americana. I prossimi mesi saranno cruciali e il nostro Paese deve proseguire con determinazione sulla strada della modernizzazione, così come la Regione Piemonte deve procedere nell’implementazione del piano di lavoro su tematiche cruciali come quella dei Fondi Strutturali e delle Strategie di Specializzazione Intelligente».
(Fonte: Confindustria Piemonte).