Il 2015 potrebbe essere davvero l’anno della svolta, dopo un 2014 abbastanza critico. La ripresa economica sembra infatti aver preso il via per le imprese dei settori dei servizi, turismo e commercio, o perlomeno la crisi sembra aver allentato la morsa: lo scorso anno si è concluso con 31.541 chiusure in meno del 2013 (in totale 340.261 imprese hanno chiuso).
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È quanto emerge dai dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese risultante dal Registro delle imprese nel 2013 diffusi in questi giorni da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione condotta da InfoCamere. Saldo positivo tra aperture e chiusure per le imprese di servizi, turismo e commercio, male invece agricoltura, manifattura e costruzioni. In generale il bilancio è stato di poco superiore alle 30mila unità, per un tasso di crescita del numero delle imprese registrate del +0,51%, contro il +0,21% dell’anno precedente. I dati sono i migliori rilevati dal 2010 ad oggi.
Tabella 1 – Iscrizioni, cessazioni, saldo e tasso di crescita delle imprese per anno nel periodo 2007-2014
Totale imprese – Valori assoluti, tutti i settori
ANNO |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldo |
Tasso di crescita |
2007 |
436.025 |
390.209 |
45.816 |
0,75% |
2008 |
410.666 |
374.262 |
36.404 |
0,59% |
2009 |
385.512 |
368.127 |
17.385 |
0,28% |
2010 |
410.736 |
338.206 |
72.530 |
1,19% |
2011 |
391.310 |
341.081 |
50.229 |
0,82% |
2012 |
383.883 |
364.972 |
18.911 |
0,31% |
2013 |
384.483 |
371.802 |
12.681 |
0,21% |
2014 |
370.979 |
340.261 |
30.718 |
0,51% |
E a far ben sperare non è solo la brusca frenata delle chiusure ma il numero delle nuove aperture che si è mantenuto buono (370.979 in totale nel 2014) nonostante sia inferiore a quello dell’anno precedente. Per il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello:
«I segnali che vengono dall’economia reale indicano che, a differenza delle tante false partenze registrate in questi anni, stavolta forse siamo davanti ad una reale opportunità di invertire la rotta. Imprese e famiglie hanno atteso a lungo questo momento e, come ha opportunamente indicato il nuovo Capo dello Stato, è alle loro difficoltà e alle loro speranze che dobbiamo guardare per dare risposte concrete. Oggi le condizioni per consentire all’Italia di riprendere il cammino dello sviluppo sembrano sommarsi in modo virtuoso e, per questo, vanno colte senza indugio. Per ridare lavoro a chi lo ha perso e ai tanti giovani che lo cercano, bisogna mettere l’impresa al centro dell’azione riformatrice del Governo e del Parlamento. Semplificando il quadro normativo e fiscale su impresa e lavoro, e lavorando con determinazione per combattere le inutili incrostazioni burocratiche che frenano i nostri imprenditori. La riorganizzazione delle Camere di Commercio può essere uno strumento in più per facilitare questi processi e cogliere le opportunità che stanno maturando in questa fase».
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Forme giuridiche
Per quanto riguarda il bilancio delle forme giuridiche, il saldo positivo è principalmente determinato dalla crescita del numero di società di capitali: 47.508 in più in termini assoluti, pari a una crescita del +3,29% sul 2013 (che si era chiuso con un +2,87). Il dato, si legge nel Rapporto:
“Conferma un orientamento ormai consolidato tra i neo-imprenditori italiani che, per affrontare il mercato, si affidano sempre più spesso a formule organizzative più robuste e strutturate. Non solo perché più capaci di intercettare gli incentivi pubblici opportunamente messi a loro disposizione, ma soprattutto perché la società di capitali si presta ad essere più attrattiva rispetto a nuovi investitori e, dunque, a consentire un percorso di crescita all’idea di business”.
Tabella 2 – Nati-mortalità delle imprese registrate per forma giuridica – Anno 2014
Valori assoluti e percentuali
Aree geografiche |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldi |
Stock al 31.12.2014 |
Tasso di crescita 2014 |
Tasso di crescita 2013 |
Società di capitali |
92.376 |
44.868 |
47.508 |
1.487.014 |
3,29 |
2,87 |
Società di persone |
30.810 |
41.451 |
-10.641 |
1.087.796 |
-0,96 |
-0,74 |
Imprese individuali |
235.985 |
247.021 |
-11.036 |
3.258.961 |
-0,34 |
-1,00 |
Altre forme |
11.808 |
6.921 |
4.887 |
207.416 |
2,23 |
6,67 |
TOTALE |
370.979 |
340.261 |
30.718 |
6.041.187 |
0,51 |
0,21 |
Settori
Dal punto di vista settoriale a contribuire alla tenuta del sistema delle imprese è stato principalmente il settore dei servizi e più in particolare:
- le attività di alloggio e ristorazione (+10.910 unità);
- i servizi di supporto alle imprese (9.290);
- il commercio (7.544).
Le imprese che invece hanno fatto registrare la contrazione più marcata sono quelle:
- del manifatturiero, con 3.984 unità in meno rispetto al 2013;
- delle costruzioni, con -7.308 unità;
- dell’universo agricolo (-15.742 unità).
Nel 2014 tutte le aree del Paese hanno fatto registrare un miglioramento del proprio saldo rispetto al 2013.
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Tabella 3 – Distribuzione regionale delle imprese cooperative al 31 dicembre 2014
Valori assoluti e percentuali
Regioni |
Stock al 31.12.2014 |
Saldo degli stock |
Var % 2014/2013 |
Regioni |
Stock al 31.12.2014 |
Saldo degli stock |
Var % 2014/2013 |
|
ABRUZZO |
2.628 |
45 |
1,74 |
PUGLIA |
13.035 |
453 |
3,41 |
|
BASILICATA |
2.364 |
57 |
2,46 |
SARDEGNA |
4.573 |
202 |
4,23 |
|
CALABRIA |
4.964 |
136 |
2,80 |
SICILIA |
26.059 |
487 |
1,88 |
|
CAMPANIA |
15.769 |
340 |
2,20 |
TOSCANA |
6.790 |
100 |
1,44 |
|
EMILIA ROMAGNA |
7.466 |
107 |
1,38 |
TRENTINO ALTO ADIGE |
1.663 |
34 |
2,07 |
|
FRIULI-VENEZIA GIULIA |
1.249 |
-8 |
-0,63 |
Bolzano |
1.033 |
33 |
3,26 |
|
LAZIO |
18.731 |
539 |
2,68 |
Trento |
630 |
1 |
0,16 |
|
LIGURIA |
2.792 |
36 |
1,24 |
UMBRIA |
1.521 |
40 |
2,57 |
|
LOMBARDIA |
18.505 |
443 |
2,26 |
VALLE D’AOSTA |
274 |
-9 |
-3,15 |
|
MARCHE |
2.597 |
54 |
2,10 |
VENETO |
5.630 |
77 |
1,31 |
|
MOLISE |
753 |
8 |
0,99 |
|||||
PIEMONTE |
5.737 |
89 |
1,50 |
ITALIA |
143.100 |
3.230 |
2,21 |
Tabella 4 – Nati-Mortalità delle imprese registrate per circoscrizioni territoriali – Anno 2014
Valori assoluti e percentuali
Aree geografiche |
Iscrizioni |
Cessazioni |
Saldi |
Stock al 31.12.2014 |
Tasso di crescita 2014 |
Tasso di crescita 2013 |
NORD-OVEST |
95.673 |
88.771 |
6.902 |
1.573.652 |
0,44 |
0,23 |
NORD-EST |
66.360 |
67.345 |
-985 |
1.169.065 |
-0,08 |
-0,56 |
CENTRO |
83.526 |
70.618 |
12.908 |
1.310.489 |
0,99 |
0,74 |
SUD E ISOLE |
125.420 |
113.527 |
11.893 |
1.987.981 |
0,60 |
0,31 |
ITALIA |
370.979 |
340.261 |
30.718 |
6.041.187 |
0,51 |
0,21 |
(Fonte: Infocamere.it).