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Debiti PA: imprese senza la certificazione dei crediti

di Teresa Barone

Pubblicato 10 Dicembre 2014
Aggiornato 29 Luglio 2015 09:16

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Troppe imprese italiane attendono ancora la certificazione dei crediti vantati con la PA per procedere con la cessione alle banche: ecco i dati di fine anno sui debiti pendenti ed il caso Sicilia.

Sono 4.616 le PA che non hanno ancora saldato i debiti con le imprese a livello nazionale, mentre risultano 87.651 le istanze presentate: non avendo ancora ricevuto dalle Pubbliche Amministrazioni la certificazione dei crediti commerciali, non possono procedere con la procedura di cessione del credito vantato alle banche, secondo quanto previsto dal Governo Renzi con il DL 66/2014, che introduce la garanzia dello Stato sui crediti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31 dicembre 2013 purché siano certificati dai debitori.

=> Debiti PA: la cessione del credito dai fornitori alle banche

PAL inadempienti

A livello locale, ad esempio, secondo le stime della fine di novembre 2014 ammontano a 140 milioni di euro le risorse attese dalle imprese della Sicilia. Nella regione, i principali ritardi son da attribuirsi  al Ministero della Giustizia, causati in primo luogo alle Procure di Catanzaro e Palermo (rispettivamente con 88 e 86 mancate risposte), mentre Catania figura al primo posto tra le Università ritardatarie.

=> Scarica la Guida del Ministero alla Certificazione dei crediti PA

Pagamento debiti

Tra le priorità per favorire la ripresa delle PMI siciliane figura l’introduzione di misure che accelerino il pagamento dei debiti che la Regione ha con le imprese: a tal fine è stato proposto un emendamento al disegno di legge 875, in materia di debiti della Regione, da parte del deputato regionale Michele Cimino (Pdr): creare un apposito ufficio che si occupi, in tutti i rami dell’amministrazione, di controllare, vigilare e monitorare i debiti contratti.

«Una volta effettuato il monitoraggio, la Regione siciliana stipulerà una convenzione con l’Anci, le associazioni e gli ordini professionali, ma anche con i rappresentanti delle imprese e delle categorie produttive, nonché con le banche che operano sul territorio, al fine di individuare modalità, termini e condizioni per il pagamento dei debiti accertati.»

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