Regione Lazio e alcune sigle di associazioni di categoria imprenditoriali (Unindustria, Confcommercio e Confesercenti, CNA e Confagricoltura) hanno siglato il Patto per la Legalità e il contrasto all’economia criminale, un accordo volto primariamente a escludere gli imprenditori che si macchiano di “comportamenti corruttivi e illeciti” e a valorizzare le imprese virtuose. La firma è stata apposta a margine del convegno Legalità fattore di sviluppo e competitività del Lazio tenutosi presso il Tempio di Adriano a Roma, al termine dell’evento Lazio senza Mafie, organizzato dalla Regione assieme all’Osservatorio Regionale sulla Sicurezza e la Legalità.
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Sostegno anti racket
Con questo documento la Regione Lazio e forze sociali del territorio si sono impegnate a creare e diffondere maggiormente una cultura dello sviluppo economico incentrato su legalità e prevenzione delle infiltrazioni criminali nel tessuto sociale e produttivo. Il patto si propone pertanto di sostenere le vittime del racket, premiare le imprese che operano nella legalità nei bandi locali, sottoscrivere un protocollo sugli appalti, contrastare abusivismo e contraffazione. Da parte degli imprenditori, inoltre, ci sarà l’impegno a promuovere progetti anti corruzione e rispettare le norme fiscali così come le direttive sulla sicurezza sul lavoro.
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Accolto favorevolmente dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il patto si basa sul pieno consenso degli imprenditori, come ha affermato il Presidente di Confcommercio Roma Rosario Cerra:
«Legalità significa anche concorrenza leale.»
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L’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio Guido Fabiani, invece, sottolinea l’importanza dell’intesa per promuovere la crescita del territorio:
«Ci stiamo preoccupando di ricreare l’ambiente in cui si fa impresa, fattore cruciale per la produttività»