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Legge di Stabilità 2015: cambiamenti al testo

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 23 Ottobre 2014
Aggiornato 19 Novembre 2014 07:56

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Il governo Renzi riceve la lettera con i rilievi UE mentre la Legge di Stabilità 2015 arriva al Quirinale: ecco le modifiche dell'ultima versione.

Bollinata la Legge di Stabilità 2015 dalla Ragioneria dello Stato, il testo definitivo arriva al Quirinale. Il Ddl ora deve essere attentamente esaminato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A comunicare il passaggio ufficiale della Legge di Stabilità al Colle è stato lo stesso Ministro dell’Economia e Finanze con un tweet:

”Completato il corredo tecnico dalla Ragioneria Generale dello Stato il Ddl Stabilità viene ora trasmesso al Quirinale”.

=> Legge di Stabilità al Quirinale: criticità per UE e Regione

La Legge di Stabilità arrivata al Quirinale presenta modifiche dell’ultima ora rispetto al testo varato in CdM, evidentemente non definitivo: da quanto emerge dalle anticipazioni (per la conferma bisogna aspettare di leggere il testo)  si parla di aumento retroattivo di tasse e aliquote IRAP e novità in tema di fondi pensione e di assunzioni agevolate.

Assunzioni agevolate

Uno degli obiettivi dichiarati da Renzi e Padoan è di generare, con le misure nella Legge di Stabilità, almeno 800mila posti di lavoro, grazie alle nuove misure per la decontribuzione sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato (che però vanno a cancellare gli attuali sgravi contributivi). Avendo abrogato gli incentivi alle imprese sui contratti ad apprendisti e disoccupati, per raggiungere l’obiettivo il Governo ha dovuto innalzare da 6.200 a 8.060 euro l’anno il tetto massimo dei nuovi sgravi contributivi sulle nuove assunzioni dal 2015.

=> Confronta nuove e vecchie assunzioni agevolate

Aumento tasse retroattivo

  • aumento retroattivo della tassazione sui dividendi di enti non commerciali e fondazioni bancarie;
  • aumento retroattivo sui proventi dei fondi pensione con aliquota dall’11,5 al 20%;
  • ritorno dell’aliquota IRAP al 3,9% (portata al 3,5% dall’ultimo decreto IRPEF).

Pensioni

A compensare l’incremento dell’aliquota sui fondi pensione, a quanto sembra viene previsto uno sconto per i riscatti avvenuti nel corso dell’anno. Dal 2015 scatteranno invece gli aumenti per Casse di previdenza e rivalutazione del TFR, quando le aliquote passeranno rispettivamente dal 20 al 26% e dall’11 al 17%. Per chi percepisce una doppia pensione INPS-INPDAP, infine, l’assegno dal 2015 arriverà ogni 10 del mese. La novità vede coinvolti circa 800.000 pensionati.

=> Pensioni e Legge di Stabilità: SOS slittamento

Bonus figli

La Legge di Stabilità 2015 sembra che voglia introdurre un assegno mensile di non meno di 900 euro l’anno (80 euro al mese) alle neo-mamme, concesso per 3 anni a partire dal 2015, a patto che il reddito ISEE non superi i 30.000 euro. Non è chiaro ancora il tutto (tetto di reddito: 36mila euro ISEE pari a 90mila euro l’anno? Niente tetto dal terzo figlio in poi? Assegno unico o contributo mensile?) , con l’Esecutivo che si esprime che si esprime per mezzo di tweet personali invece che optare per comunicati stampa ufficiali.

=> Legge di Stabilità: dal 2015 bonus bebè

Rilievi UE

Nel frattempo il focus si sposta sulla lettera della UE all’Italia sulla Legge di Stabilità. Il premier non si è mostrato preoccupato, definendola «naturale» e non sufficiente per parlare di “bocciatura”. Tra i rilievi tecnici sollevati dalla Commissione sulla Legge di Stabilità ci sono:

  • mancato rispetto dell’obbligo di ridurre di mezzo punto il deficit strutturale;
  • solidità di entrate e coperture;
  • effetti e calendario delle riforme.

Il portavoce del commissario agli affari economici Jyrki Katainen rassicura  comunquesul giudizio finale dell’Unione, che non sarà necessariamente negativo:

«Le consultazioni in corso in queste ore sulla Legge di Stabilità non pregiudicano il giudizio finale della Commissione», ci sono «consultazioni tecniche in corso con alcuni Stati, se servissero nuove informazioni possono essere chieste». «Non una è minaccia, ma l’avvio di una collaborazione», sottolinea, e nella lettera UE si legge: «la Commissione intende continuare il dialogo costruttivo con l’Italia per arrivare alla valutazione finale della manovra e gradirebbe il vostro punto di vista non appena possibile e preferibilmente entro il 24 ottobre per consentirci di tener conto delle valutazioni italiane nella prossima fase».

Per approfondimenti: MEF – Lettera UE